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Housing Sociale innovativo ed inclusivo: l'impegno continua

L’impegno di Fondazione Cariplo nella promozione dell’housing sociale, iniziato 20 anni fa e concretizzatosi in 341 progetti attraverso le varie versioni del bando “Housing sociale”, con contributi per oltre 62 milioni di euro, negli anni ha mobilitato risorse, aggregato conoscenze e persone e sostenuto lo sviluppo delle comunità locali.

Nei giorni scorsi sono stati approvati contributi per finanziare 5 nuovi progetti nel territorio dove opera la Fondazione, di cui due in provincia di Como, uno in provincia di Brescia, uno in provincia di Monza e Brianza e uno a Milano, per un totale di 840.000 €.

Con il bando senza scadenza “Housing sociale per persone fragili”, Fondazione Cariplo vuole quindi sostenere nuove esperienze di abitare sociale, promosse da soggetti non-profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose e di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili. In parallelo, il bando vuole anche promuovere la realizzazione di sistemi territoriali di housing sociale, per fare rete fra l’offerta abitativa esistente e gli attori coinvolti e rendere le comunità locali capaci di intercettare e rispondere alla sempre crescente domanda abitativa. In concreto, il bando vuole incoraggiare la progettazione e la realizzazione di soluzioni abitative temporanee ed adattabili, capaci di seguire il percorso di evoluzione delle persone coinvolte.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo ha dichiarato: "La casa e la dimensione dell’abitare hanno un impatto determinante soprattutto per chi si trova in situazione di fragilità: crediamo che per rispondere alle esigenze delle persone e delle loro famiglie occorra partire da una conoscenza reale e profonda dei loro bisogni e attorno a questi aggregare soggetti, risorse, competenze ed energie presenti sul territorio. La Fondazione sostiene progetti accomunati da questa capacità di leggere le esigenze attuali sperimentando modalità di risposta innovative che fanno la differenza per le persone direttamente coinvolte e generano valore per tutta la comunità".

Bambini, donne, ragazzi con disabilità: per chi sono i progetti

A Villasanta (MB) nasce “La Casa della Speranza”, grazie ad un contributo di 210.000 €. Il progetto, promosso dalla Cooperativa Sociale “La Speranza” in partenariato con l’Associazione Amici della Speranza, si innesta nel centro di Villasanta e prevede la ristrutturazione completa di una villetta in modo che possa ospitare due palestre di autonomia per ragazzi con disabilità media, condizione che non impedisce loro di affrontare un percorso di vita indipendente. Al termine dei lavori la casa potrà ospitare fino a 10 ragazzi che avranno accesso anche ad un’ampia sala polifunzionale e al grande giardino che circonda la casa.

Con un contributo di 100.000 € si è scelto di sostenere il progetto promosso a Milano dalla Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald, che prevede la ristrutturazione di uno spazio dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda attiguo ai reparti di pediatria per la creazione di una Family Room Ronald McDonald dedicata alle famiglie dei bambini ricoverati nei reparti pediatrici per lunghe degenze e che provengono da aree geografiche distanti dall’ospedale e necessitano di un soggiorno temporaneo. Sono previsti anche spazi ad uso delle famiglie ospiti in condivisione con i genitori dei bambini ricoverati che, durante il giorno, hanno bisogno di un luogo familiare dove poter trovare tutti quei servizi domestici di cui possono avere necessità per sentirsi un po’ meno lontani da casa.  

A Como, nel quartiere di Rebbio, prenderà il via un progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Symplokè in partenariato con la Parrocchia di San Martino Vescovo in Rebbio e la Fondazione svizzera Main dans le main. L’iniziativa, finanziata con un contributo di 170.000 €, vuole realizzare in due immobili distinti 8 alloggi per l’autonomia e l’inclusione sociale: nello specifico, si intendono ospitare famiglie con minori, nuclei mamma-bambino e donne sole in fragilità socio-abitativa.

Si è scelto poi di finanziare con un contributo di 140.000 € la proposta presentata dalla Fondazione Rosa dei Venti Onlus che intende realizzare nel comune di Tavernerio (CO) 3 alloggi (per un totale di 8 posti letto) per l’autonomia e l’inclusione sociale di giovani fino a 28 anni che affrontano fragilità psicologica o socio-economica. Un esempio concreto possono essere quei ragazzi e ragazze per i quali non è possibile, ad esempio a seguito della dimissione dalle comunità terapeutiche o altri servizi, un rientro in famiglia e che necessitano di un ulteriore supporto per poter affrontare una vita in autonomia. Il progetto verrà realizzato all’interno di Villa Plinia, sede della Fondazione Rosa dei Venti, riqualificata grazie ad un precedente contributo di Fondazione Cariplo di € 1.000.000 a valere sullo strumento emblematici maggiori di Como 2013, che ha permesso la creazione di un Centro Crisi Adolescenti Complessi, rivolto a ragazzi tra i 14 e i 18 anni in grave difficoltà psicopatologiche. La Villa si trova in un parco di proprietà di oltre 30.000mq, in cui vi sarà la possibilità per i ragazzi di essere inseriti in attività lavorative legate all’agricoltura, al giardinaggio, all’apicoltura e all’allevamento.

Infine, a Desenzano del Garda (BS) partirà il progetto “Un passo verso l’autonomia”, presentato da Fondazione Antoniana Rogazionista in partenariato con la Cooperativa sociale La Sorgente, con il quale si realizzeranno due alloggi per l’autonomia e inclusione sociale. Con un contributo da parte di Fondazione Cariplo di 220.000 €, gli alloggi potranno ospitare fino a sette ragazzi (tra i 18 e i 25 anni) in uscita di percorsi in comunità (anche in proseguo amministrativo) o in allontanamento dai nuclei familiari d’origine, o che si trovano in una situazione di difficoltà economica e privi di una rete familiare di appoggio.

Altri interventi di housing sociale 

È stata inaugurata a metà settembre in via Pasubio a Carugate (MI), una palazzina con sei appartamenti destinati a ospitare persone con disabilità in un’ottica di autonomia. Oltre alle sei unità abitative, sono previsti spazi condivisi per favorire la vita di comunità. Alloggi protetti, inseriti all’interno del progetto «Dopo di noi» curato dalla Fondazione Oltre Onlus, che ha coinvolto anche la parrocchia di Carugate, la cooperativa sociale Il Sorriso, del Comune e della Bcc di Milano. La struttura dispone di 6 unità abitative: 2 appartamenti da due posti letto ciascuno per percorsi di autonomia rivolti a persone con disabilità grave, 2 alloggi da 3 posti letto ciascuno per percorsi di autonomia rivolti a persone con disabilità medio lieve, una unità da 3 posti letto per attivare esperienze di vita autonoma (palestra di autonomia) e un appartamento da due posti letto dedicato ad esperienza di co-housing tra un giovane normodotato e una persona con disabilità medio lieve di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Una  settima unità immobiliare, che ospiterà oltre due uffici, un ampio spazio collettivo con zona cucina e locali adibiti a lavanderia e stireria. 

Tra gli ormai storici interventi realizzati, il complesso Cenni di Cambiamento in zona San Siro a Milano è stato inaugurato alla fine del 2013 e comprende 123 appartamenti, suddivisi in quattro edifici di nove piani. In parte sono stati offerti a canone moderato, in parte a canone convenzionato, anche con patti di futuro acquisto (dando la possibilità a categorie, come i lavoratori precari, che non avrebbero accesso ai mutui tradizionali di poter acquistare una casa). Il 10%, concordato col Comune di Milano, sono stati offerti a canone sociale mediamente e destinati a comunità di minori, comunità di mamme e bambini, progetti di disabilità, rifugiati politici).

A Figino, nella zona Ovest di Milano, è stato realizzato il “Borgo Sostenibile”. Nel quartiere sono presenti 323 appartamenti offerti in canone di locazione o in patto di futura vendita, destinati a persone che non riescono a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo. Un progetto che, come Cenni di Cambiamento, non prevede non solo un’offerta abitativa a costi contenuti, ma anche la valorizzazione della dimensione sociale di borgo e degli stili di vita sostenibili e attenti all’ambiente, nell’ottica di coniugare la dimensione dell’abitare più intima a una pratica di maggiore condivisione con il vicinato. All’interno del complesso esistono spazi a disposizione degli abitanti destinati ad attività di condivisione, feste e eventi ed è presente “Una casa nel borgo”, un co-housing per anziani.

Insieme a Urbana, Quid, Moneta, REDO MILANO è uno dei più recenti interventi innovativi di social housing,uno smart district di 615 appartamenti, servizi commerciali, spazi verdi e altri servizi utili alla vita quotidiana nel quartiere Rogoredo Santa Giulia, costruito su un’idea di sostenibilità che mette al centro le persone, la famiglia e la socialità.

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