IL “MERCATO” DEI LASCITI TESTAMENTARI - Nuove stime per Italia e Lombardia (2014-2030) - Quaderno n.23
A sette anni di distanza dal lavoro precedente (v. Quaderno n.2), la Fondazione Cariplo aggiorna le stime sul valore potenziale dei lasciti testamentari destinati al Terzo Settore. L’aggiornamento riguarda sia i dati di partenza (le indagini sui bilanci e la ricchezza delle famiglie della Banca d’Italia e i dati sulle aspettative di vita dell’Istat), sia la metodologia utilizzata per le stime. In particolare, il nuovo modello tiene conto della variazione effettiva della ricchezza detenuta dalle famiglie oggetto dello studio. Il modello precedente ipotizzava che – nel periodo oggetto di analisi - la ricchezza stimata dalla Banca d’Italia non variasse per le famiglie su cui lo studio si focalizza (quelle con persona di riferimento ultra 65enne). Analizzando i micro-dati delle edizioni 2004-2014 dell’indagine sui bilanci delle famiglie, si è osservato che tale ipotesi era irrealistica. Infatti, le famiglie oggetto dello studio tendono a consumare la propria ricchezza netta a un tasso annuo pari a circa l’1,5%. I nuovi dati tengono ora conto di questo fenomeno.
Un’ulteriore novità di questa edizione riguarda la costruzione di un secondo scenario di riferimento delle stime sui lasciti testamentari. Oltre alla tradizionale ipotesi fortemente semplificatrice “tutto o niente” alla base del primo quaderno (singoli e famiglie senza eredi lasciano tutta la propria ricchezza al Terzo Settore, chi ha eredi non lascia nulla), si è infatti previsto uno scenario meno drastico – e forse più realistico – per cui chi non ha eredi devolve mediamente il 50% del patrimonio al Terzo Settore, mentre tutti gli altri donano una quota del 5%.