Inno alle donne
Ci sono le detenute del carcere di Bollate alle prese con il teatro, e ragazze sottratte alla prostituzione. Mamme giovanissime che imparano ad accudire i loro piccoli e donne africane risparmiate dalla malattia. E ancora scienziate in erba aiutate a coltivare il proprio talento e donne di culture e paesi diversi dal nostro che si cimentano con la lingua italiana. Sono le donne, queste, a cui Fondazione Cariplo, attraverso alcuni dei progetti che abbiamo finanziato, ha potuto dar voce negli ultimi anni. Le vogliamo ricordare in questi giorni che precedono l’8 marzo, offrendo qualche esempio, tra i tanti, delle azioni avviate a tutto campo a favore del mondo femminile.
Diritto alla maternità:
- Dall’inizio del 2012 ad oggi, abbiamo contribuito a salvare la vita ad oltre 40.000 madri africane e ai loro figli attraverso il parto assistito e visite prenatali. Tutto questo grazie al progetto “Prima le mamme e i bambini” che ha visto impegnate le Fondazioni Cariplo, Cariparo, Cariverona e Compagnia di San Paolo
- Siamo a fianco delle ragazze diventate madri in giovanissima età sostenendo l’ambulatorio dell’Ospedale S. Paolo di Milano che fornisce assistenza medica e psicologica alle neo mamme e ai loro partner
Tutela della salute:
- Con la campagna di prevenzione “One day stop cancer in women” della Fondazione Donna a Milano abbiamo contrastato la diffusione del virus HPV, principale responsabile del tumore alla cervice uterina (e seconda causa di decesso dopo il tumore al seno), tra le donne del Ghana
- Abbiamo promosso anche lo screening alla mammella attraverso le visite senologiche gratuite organizzate nel 2012 e 2013 in 5 ospedali milanesi dall’Associazione A.N.D.O.S (Ass.Naz.Donne Operate al Seno)
Lavoro e istruzione:
- Nel 2012, in occasione del 62th Lindau Nobel Laureates Meeting che ogni estate fa incontrare Premi Nobel e giovani promesse della ricerca scientifica, abbiamo garantito la partecipazione di 4 ricercatrici italiane (e di 3 ricercatori), già brillantemente avviate nei propri studi
- Con il contributo all’Associazione milanese Villa Pallavicini abbiano permesso a decine di donne straniere di partecipare a lezioni di italiano, corsi di guida, laboratori di cucina e di cucito e gite ai monumenti
Inclusione sociale:
- Ci siamo occupati dello sfruttamento e della tratta con il progetto Fuoriluogo, che ha favorito l’integrazione sociale delle vittime della prostituzione fino al raggiungimento della piena autonomia
- Sostenendo l’Associazione Arte in Tasca, abbiamo coinvolto la sezione femminile del Carcere di Milano-Bollate in attività di arte terapia, per rendere un po’ meno gravosa la condizione delle detenute.