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Ghana, stop al tumore all'utero

Nel mondo, dopo il tumore alla mammella, il cancro alla cervice uterina è la seconda causa di morte tra le donne, con una fortissima incidenza nell’Africa sub sahariana, in Sudafrica e in America del Sud. A 79.000 donne africane viene diagnosticato ogni anno un tumore all’utero e 62.000 muoiono per questa patologia.

La Fondazione Donna a Milano Onlus, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, lavora con impegno per invertire questa tendenza. Attraverso la campagna di prevenzione “One day stop cancer in women” sta infatti contribuendo a diffondere in Ghana un test rapido che, in sole due ore, riesce a identificare la presenza del virus HPV, principale fattore scatenante del tumore, in un tampone cervicale e la sua natura cancerogena. Le donne che risultano positive al test possono essere sottoposte, nel giro di un giorno, alla colposcopia – che mette in luce il primo stadio del cancro – e subire un’asportazione con bisturi o laser. Questa procedura permette, in tempi davvero immediati, di salvare la vita di migliaia di donne.

L’attività di Fondazione Donna a Milano nel territorio ghanese è iniziata nel 2010, con la definizione di un protocollo di intervento siglato dal Ministero per la Salute ed altre istituzioni locali. Successivamente sono state acquistate strutture e materiali per lo screening sanitario, con il coinvolgimento di personale medico e infermieristico appositamente formato. Hanno partecipato alle attività in loco anche un gruppo di volontari dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. L’ambulatorio e il laboratorio di analisi sono partiti nel giugno 2011: in meno di 6 mesi di attività sono state esaminate circa 2000 donne.

Considerando i positivi risultati raggiunti sinora, il governo ghanese sta ipotizzando una graduale estensione del progetto a tutti gli ospedali pubblici del Ghana. Ad assicurare la continuità dell’iniziativa contribuirebbero l’utilizzo delle apparecchiature mediche già in uso nei laboratori avviati e la formazione del personale sanitario garantita dai volontari di Fondazione Donna a Milano.