Il trasloco delle idee: storia di un’avventura sostenibile
Anna ha 38 anni quando decide, insieme con il compagno Luca, di avere una figlia. È una conquista. Una svolta. Un modo per realizzarsi. Per dimostrare a se stessa di poter essere quella madre presente e premurosa che lei non ha avuto, abbandonata alle cure della nonna con tante, troppe domande senza risposta. E quei punti interrogativi, di fronte a momenti di fragilità e stress, tornano prepotenti a bussare alle porte della sua vita, mettendo in crisi anche quelle certezze faticosamente costruite e meritatamente guadagnate. Anna teme di non essere all'altezza delle emozioni e delle responsabilità che una gravidanza comporta. Il passato doloroso, dal tentativo di suicidio alla depressione, incombe minaccioso nel cielo di un momento, quello della nascita di un figlio, che invece dovrebbe essere felice, "naturale". Ed è qui che, su segnalazione del Centro psico-sociale del territorio, entra in gioco il CBM (Centro del Bambino maltrattato): grazie a un’equipe multidisciplinare (psicologi, assistenti sociali, educatrici) e a interventi mirati Anna viene accompagnata in un percorso che restituisce all'attesa l'elemento disperso della dolcezza. Una dolce attesa, appunto, che si chiama Fiorella. La depressione pre partum, meno conosciuta di quella "post", necessita di attenzioni e aiuto altrettanto costanti che il CBM mette in campo per contrastare le indicibili paure legate alla possibilità di far male alla creatura che la donna sente di non meritare. È così che Fiorella nasce e cresce vivace, curiosa, intelligente, amata: "fortunatamente è tutta suo padre", pensa Anna con ironia, orgoglio e sollievo. Tutto sembra procedere bene, finché le “normali” difficoltà quotidiane non gettano di nuovo Anna nello sconforto. Se fosse rimasta sola, senza il sostegno professionale del CBM fatto di azioni di supporto a domicilio, consultazione psicologica , incontro e gioco in spazi ad hoc e la partecipazione a gruppi di parola e gruppi di self help, Anna come tante alter mamme al suo posto avrebbe rischiato di interpretare nel modo sbagliato i pianti, i no, le reazioni arrabbiate della figlia: "normali" segnali di crescita che, in casi come questo, possono spingere la mamma a veder minacciata la relazione con il figlio. Il CBM non ha lasciato sola Anna e lo specchio del lavoro fatto sono i sorrisi e la serenità di Fiorella.
Il Centro del Bambino Maltrattato
Il CBM Milano (Centro del Bambino maltrattato), realtà impegnata nella promozione del benessere familiare, è la prima cooperativa a trasferire progetti e persone nel nuovo Borgo di Figino, la realtà abitativa di Housing Sociale sostenuta e realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Una comunità educativa pronta ad accogliere fino a dieci minori e 4 appartamenti per famiglie monogenitoriali con figli. Ma anche attività di promozione del benessere "dedicate" a bambini, ragazzi, coppie e famiglie, servizi psicologici e psicoterapeutici per la diagnosi, la terapia e il trattamento di traumi e servizi di accompagnamento e sostegno a genitori fragili nel pre e post partum. Per chiudere, la diffusione diretta agli operatori del settore di un patrimonio di conoscenze accumulate in oltre 30 anni di storia, attraverso formazione, consulenza e supervisione.
Il CBM si porta dentro un mondo, un mondo che da giugno ha una nuova casa nel Borgo Sostenibile di Figino, periferia Ovest di Milano: un progetto promosso Fondazione Housing Sociale e sostenuto da Fondazione Cariplo. Oltre ai 323 appartamenti e agli spazi comuni dei nuovi residenti, il Borgo dà a una realtà impegnata nel sociale su temi moderni e complessi legati alla sfera familiare come il CBM l'opportunità di aprire un nuovo capitolo, con scenari e orizzonti nuovi in un contesto che è "naturalmente" basato su condivisione e integrazione.

Seguendo l'ispirazione del motto del Borgo Sostenibile, "Abitare bene vivere meglio", il CBM è pronto a coinvolgere e farsi coinvolgere interpretando al meglio lo spirito del progetto.
Il CBM, da oltre 30 anni centro di eccellenza a livello europeo per la promozione del benessere familiare e la cura di minori vittime di eventi traumatici e delle loro famiglie, è tra i fondatori del CISMAI (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia) e del CNCM (Coordinamento nazionale delle comunità per minori).