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Coronavirus: Storie di solidarietà e donazioni a Milano

La Fondazione di Comunità Milano ha attivato il Fondo #MilanoAiuta (oltre a Fondo Fondazione Fiera Fondo, Niguarda tutti) con l’obiettivo di potenziare i servizi di assistenza domiciliare a favore di persone dimesse dagli ospedali, di anziani soli e famiglie fragili a fianco di Comune di Milano, Città Metropolitana, Protezione Civile e ATS Milano. Un fondo partito con una dotazione iniziale di 50.000 euro da parte di Fondazione Cariplo e 100.000 euro dalla Fondazione di Comunità Milano che ogni giorno grazie alle donazioni di cittadini e aziende. Tante le persone che si sono attivate, anche fa i giovani, e hanno dimostrato grande attenzione al problema.

La solidarietà dei giovani verso gli anziani: le magliette “Home is bello” 

Miriam, Gioacchino, Eleonora, Angelica, Michele sono cinque coinquilini tra i 23 e i 28 anni. Abitano a due passi dall’università Bocconi, e vivono insieme da pochi mesi, «a settembre eravamo coinquilini, a ottobre amici, a dicembre compagni di viaggio e adesso uniti in questa forzata, ma necessaria, convivenza, ma anche nella voglia di fare qualcosa per gli altri». Tra una risata e un litigio (succede anche quello quando stai tutto il giorno in casa) hanno lanciato “Home is bello”: realizzano magliette home made a fronte di un piccolo contributo richiesto agli acquirenti. L’intero ricavato delle magliette viene devoluto al Fondo #Milano Aiuta. 

«L’idea è nata il giorno del primo decreto Conte. Stare a casa ci pesava un po’, siamo giovani, è normale, però da subito è nata la voglia di fare qualcosa di utile in questo momento ma anche il desiderio di valorizzare gli aspetti positivi dello stare in casa. Se non posso uscire devo fare qualcosa di bello dentro. Così, dall’unione delle nostre competenze, creative ma anche di messa a terra economica del progetto, è nato Home is bello che è diventato il nostro messaggio!  Si tratta di magliette con la scritta Home is bello personalizzabile in Take your time - be a chef – be creative- learn something, che sono tutte le cose che possiamo continuare a fare, ma anche imparare, se non possiamo uscire. A parte le magliette che ci arrivano da un fornitore, facciamo tutto noi: i colori, le stampe, la ricezione degli ordini, la spedizione. Abbiamo aperto la pagina Instagram in cui, oltre a ricevere gli ordini che sono già stati 90, postiamo le stories con i backstage della realizzazione! Abbiamo scelto il Fondo #Milano Aiuta perché, visto che tantissime persone fortunatamente stanno già donando per gli ospedali e attrezzature, noi abbiamo deciso di supportare i tanti operatori e le associazioni che aiutano le persone fragili e gli anziani soli, come i nostri nonni che ci mancano moltissimo. Speriamo che la nostra maglietta rimanga come una testimonianza di questo periodo così doloroso, ma che può anche farci scoprire delle cose».  

La moda corre in aiuto di chi è solo in casa  

Michela Deandreis e Isabella Montanari, sono le fondatrici di Miss Sample Sale, il primo sito in Italia dedicato alle sample sale e alle vendite speciali nella città di Milano. Collaborano con molti marchi affermati e sono un punto di riferimento per gli appassionati di shopping che, tramite la loro newsletter, canali social e sito, trovano informazioni in esclusiva su tutte le vendite. Racconta Isabella: «in questa fase io e Michela ci siamo dette “non possiamo riconvertire la nostra attività in mascherine, che cosa possiamo fare?”.  Il nostro vero “patrimonio” sono i nostri contatti, 35.000 su Facebook, una newsletter che raggiunge più di 10.000 persone, una pagina Instagram molto seguita. All’inizio abbiamo pensato anche noi a sostenere il personale sanitario e gli ospedali ma poi abbiamo pensato a tutte le persone che sono sole, anziani o persone fragili, a partire dal nostro condominio. Se dobbiamo tutti stare in casa bisogna anche trovare il modo per farlo. C’è la grande battaglia che stanno conducendo i medici e gli infermieri ma ci sono anche le persone vicino a noi». Così da qualche giorno, sui canali di Sample Sale, al posto del calendario delle prossime vendite, compare il messaggio: “Cari amici, in un momento così delicato dal punto di vista sociale e sanitario, in cui tutti noi ci siamo fermati con le nostre attività, vogliamo mettere a disposizione la nostra visibilità e tutti i nostri strumenti di comunicazione per dare un aiuto concreto a chi è in prima linea in questa emergenza. Miss Sample Sale ha scelto di sostenere fondi #MilanoAiuta della Fondazione Comunità di Milano. Servirà a sostenere e potenziare servizi di prossimità, assistenza ed intervento domiciliare a favore di persone dimesse dagli ospedali, di anziani e famiglie fragili, la cui condizione è aggravata dall’emergenza sanitaria ed hanno bisogno di aiuto e vicinanza. Ciascuno di noi può dare un contributo a questa gara di solidarietà: per fare bene insieme, per non lasciare solo nessuno”. E in attesa della prossima vendita speciale, la comunità di Sample Sale si sta mobilitando.   

 
L’Atelier Alberta Florence è un brand in forte ascesa. La sua giovane creatrice, Giulia Mondolfi, è da sempre impegnata in progetti di sostenibilità e sociali (come la collaborazione per la realizzazione di alcuni capi storici con la Cooperativa sociale Alice attiva nel carcere di San Vittore). Nell’emergenza Covid-19 ha deciso di sostenere #MilanoAiuta della Fondazione Comunità di Milano, invitando i suoi clienti e le tante persone che si muovono intorno al suo marchio a donare per “ampliare il servizio di consegna di pasti, farmaci e spesa; organizzare l'accompagnamento a visite mediche non rimandabili; offrire supporto a genitori con bambini piccoli”. Giulia racconta come è nata questa scelta: «Molti dei mei clienti mi chiedevano come poter aiutare e io all’inizio mi sono interrogata su quale fosse l’opzione migliore. Avevo pensato agli ospedali, come tutti, ma ho un’amica, medico a Milano, che sento tutti i giorni. Lei in particolare è una guardia medica e conosce tutte le situazioni critiche che la città sta affrontando, ragionando insieme è emerso il problema delle persone che sono a casa, che magari stanno male e devono fare la terapia d’ossigeno. Io ho studiato architettura e a lungo mi sono occupata di verde terapeutico, ho lavorato anche nelle RSA. Conosco personalmente tante situazioni, ero proprio io ad aiutare personalmente mia nonna a fare la terapia d’ossigeno. Non si tratta affatto di una cosa semplice. Facendola da soli si rischia di bruciarsi, ma purtroppo in questo momento gli ospedali sono congestionati. A maggior ragione, nel distanziamento sociale, è fondamentale occuparsi di chi è a casa e sta male e ho paura che in troppi ci stiamo dimenticando di loro. Questo è il motivo principale perché ho scelto la Fondazione di Comunità Milano. In più cercavo un’organizzazione seria, purtroppo in questo momento, è brutto a dirsi, ma c’è anche il rischio che non tutte le realtà sappiano gestire nel migliore dei modi le donazioni. E poi c’è un’altra cosa: credo moltissimo al legame delle aziende con il territorio e con la comunità di riferimento, è un approccio “olivettiano” che applico tutti i giorni». In calce alla richiesta di donazioni per #MilanoAiuta nel suo sito, Giulia ha aggiunto proprio questa frase di Adriano Olivetti: «Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande”  

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