
Piccoli Ciceroni crescono
FoundArting, il progetto dell'Istituto Pascal di Romentino, sostenuto da Fondazione Cariplo sul Bando LAIV, ha coinvolto 19 ragazzi adolescenti, 150 bambini della scuola elementare, 112 adulti.
Il progetto si sviluppa nell’arco di tre anni, prevalentemente in orario scolastico, coinvolgendo tre classi, due provenienti dal Liceo Scientifico ed una dall’indirizzo Tecnico, per un totale di 83 ragazzi, e si compone di un laboratorio teatrale e di un Project Work.
I laboratori proposti da FoundArting, coltivano l’idea di un teatro punto di incontro di tutti i linguaggi dell’arte dal vivo e come strumento per testimoniare la visione del mondo di chi lo pratica. Un’esperienza nel contempo formativa ed educativa che si misura con l’intenso percorso artistico di Angelo Bozzola, un artista locale che, pur essendo conosciuto nel mondo dell’arte, è ancora molto da valorizzare sia sul territorio che in ambito nazionale e internazionale.
Su questa stessa linea si misura anche il Project Work, coinvolgendo i partecipanti in attività che diano spazio alle competenze artistiche acquisite, attraverso la realizzazione di visite teatrali guidate negli spazi della Fondazione Bozzola, rivolte a bambini e ragazzi; e in attività collegate alla didattica scolastica, attraverso lo studio dei materiali impiegati e la definizione di piani di marketing e spazi web per la valorizzazione delle opere dell’artista.
FoundArting è dunque un progetto/laboratorio dove la pratica dei linguaggi propri delle arti performative dal vivo, divengono strumenti preziosi non solo per arricchire se stessi, ma anche per dare valore al patrimonio artistico del proprio territorio: l’arte al servizio dell’arte, insomma. Tutti aspetti, questi, che se da un lato incoraggiano gli studenti a interconnettere linguaggi diversi e a ricercare possibili paradigmi comuni alle differenti discipline, d’altro canto costituiscono un prezioso esercizio di cittadinanza attiva in ambito socioculturale ed un interessante spazio di lavoro per simulare la creazione di un’impresa culturale.
Capacità ideativa, prontezza creativa, sensibilità e curiosità sono le parole cardine di FoundArting, che rimandano ad altrettanti concetti chiave indispensabili alla pratica artistica così come alla vita.
C.I.S.A. Ovest Ticino di Romentino (NO) [Grazia Fallarini] e Unoteatro di Torino [Marco Bricco].
La narrazione del progetto in un Diario
19 febbraio, ore 8.20
Oggi inizia il project work, chissà che cosa faremo...
Abbiamo già visto le opere di Angelo Bozzola alla Fondazione, illustrate e spiegate dalla professoressa Emiliana Mongiat. Non ero mai entrato in un museo di arte contemporanea ma è stato bello, anche se qualcuno continuava a chiedersi “Cos’è?... Cosa vuol dire?... Cosa serve?...”, come se ci dovesse essere sempre un significato preciso in tutto.
Il project work però è diverso. Saremo noi i protagonisti e chissà poi se i bambini capiranno qualcosa, magari sono troppo piccoli per questo tipo di arte.
Parliamo tutti intorno ad tavolo. Progettiamo insieme.
Ci sono quattro sale nella Fondazione e allora possiamo fare quattro gruppi, uno per ogni sala. Quattro azioni teatrali diverse, ma legate tra loro, per raccontare le opere ed il percorso artistico di Angelo Bozzola.
Qualcuno farà anche la parte dell’artista e della professoressa Mongiat: bella trovata, siamo tutti d’accordo, e ci vuole anche qualcuno che accolga i bambini in modo teatrale.
Volevo partecipare a questa esperienza perché mi aveva colpito l’idea e non volevo farmi scappare l’occasione, visto che chissà se mi ricapiterà più... se continua così sarà davvero divertente, speriamo solo che i bambini capiscano qualcosa.
27 febbraio, ore 8.20
Oggi si prova. Le idee delle quattro azioni teatrali ci sono tutte, dobbiamo solo fare in modo che funzionino davvero.
E poi è venuta a scuola anche Giorgia Bozzola, la nipote dell’artista. Il suo è un aiuto molto speciale. Una consulenza “famigliare” che ci fa capire cose molto utili e interessanti, cose che è difficile trovare sui libri. Sicuramente è incuriosita e divertita da quello che stiamo facendo ed è chiaro che la collaborazione con la Fondazione sarà coinvolgente, piacevole e anche educativa.
10 marzo, ore 15.00
Oggi prove generali in Fondazione, negli spazi giusti e soprattutto con le opere davanti.
Ogni gruppo, a turno, faceva la propria parte davanti agli altri. Non si può certo dire che siano andate bene. Troppe cose ancora poco precise, altre da non dimenticare, l’uso del corpo e dello spazio da definire meglio... e poi gli sguardi un po’ perplessi del figlio dell’artista. Visite di questo tipo sono una novità anche per lui, quindi mi sembra normale che abbia qualche dubbio, in compenso ci ha aiutato molto e ci ha permesso di recitare con alcuni attrezzi usati dal padre per realizzare le sue opere, in modo da far capire meglio come lavorava... è una bella emozione ed una grande responsabilità.
13 marzo, ore 8.00
Oggi è il gran giorno. Lungo l’intera mattinata, sei quinte di scuola primaria verranno alla Fondazione. Una classe ogni mezz’ora, per una visita di circa un’ora. Un gruppo via l’altro, quasi senza tregua e chissà come reagiranno i bambini...
Alla fine è stato un grande successo, ma andiamo per ordine.
Il lavoro con i bambini è stato fenomenale. Essere lì con loro e scoprire che sono interessati a quello che dici, sapere che un pezzetto della loro conoscenza è merito tuo e che li aiuti un po’ a crescere è una sensazione meravigliosa, è come aver fatto qualcosa che rimarrà sempre a loro ed anche a te. È stato fantastico vederli collaborare e partecipare così attivamente. La loro partecipazione ed il loro coinvolgimento sono state esperienze uniche. Sono entrati nell’arte moderna e mi hanno fatto vedere i quadri e le opere sotto punti di vista completamente diversi e creativi, con un’immaginazione immensa che vedeva cose a cui io personalmente non sarei mai arrivato. Ed il loro sorriso è stata la cosa migliore in assoluto.
È stata un’esperienza che mi ha insegnato come ci si sente a non indossare i panni dell’alunno, ma a ritrovarsi dall’altra parte, cioè a gestire un gruppo di persone, catturare la loro attenzione e soprattutto farli divertire. Ho scoperto di avere pazienza, di avere la capacità di ascoltare le persone e di sapermi relazionare subito con tutti, creando una buona intesa. Ho visto come funziona il mondo del lavoro ed ho imparato che la collaborazione, l’ascolto reciproco e la voglia di cimentarsi in cose nuove sono gli ingredienti base per un’attività ben riuscita. È stata un’esperienza che mi ha aperto gli orizzonti e penso di essere cresciuto come persona, di aver imparato come interagire meglio con gli altri e di aver riflettuto molto sull’arte astratta.
Ed il teatro è stato utilissimo, perché mi ha aiutato a relazionarmi con le persone e a divertirmi veramente tanto con gli altri miei compagni. Mi ha insegnato a mettermi in gioco, sempre con la necessaria responsabilità, e soprattutto mi ha aiutato a tenere conto del pubblico, perché la sua reazione è importante e mi ha fatto capire che questo mondo ha bisogno delle risate.
Tutto il project work è stato un’esperienza molto positiva, che mi ha lasciato veramente una bella sensazione.
10 maggio 2015 ore 15.00
Questa volta non tocca più a noi grandi. Lo spazio è tutto per quei bambini che abbiamo guidato nella visita. Questa volta sono loro a diventare Apprendisti Ciceroni® per l’evento speciale organizzato dal Fai – Delegazione di Novara, in collaborazione con FoundArting.
Sono un gruppetto di 14 bambini entusiasti e infaticabili che, in una domenica pomeriggio, abbiamo visto guidare 112 persone di tutte le età, desiderose di visitare la Fondazione Bozzola. E la cosa più sorprendente è vedere quanto piacere provano quei bambini. Si capisce subito che per loro l’arte è diventata un grande gioco. Sembra proprio che abbiano compreso tutto e, nonostante seguano la traccia scritta dagli adulti per descrivere le opere, si divertono ad improvvisare, imitando quello che noi abbiamo messo in scena quasi due mesi prima. È una bella sensazione anche questa. È un piccolo cerchio che si chiude, ma solo per poco... presto ci sarà lo spettacolo al festival LAIV action e poi i nuovi sviluppi del nostro project work.
Marco Bricco, Unoteatro, Torino
Grazia Fallarini, C.I.S.A. Ovest Ticino, Romentino (NO).