Lampo di gene: un'opportunità in più per i bambini
Un progetto per ottenere in poche ore la sequenza del DNA nei neonati
Sono sempre più numerose le bambine e i bambini in fragilità economica e sociale che necessitano di un supporto allo studio. Nei territori a maggior rischio di povertà minorile, i doposcuola rappresentano un luogo privilegiato di incontro e di aggancio delle famiglie più fragili e operano in prima linea nel contrasto alla povertà educativa.
Per rispondere al crescente bisogno di supporto didattico, il Programma QuBì - La ricetta contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo e attivo a Milano dal 2017, ha rinnovato anche per l’anno scolastico 2023/24 il Bando “Doposcuola in Rete” che, con un impegno di 1.2 milioni di euro, promuove e rafforza le attività degli spazi di sostegno allo studio già presenti in città, con particolare riferimento ai doposcuola che si rivolgono a minori in fragilità socioeconomica e culturale. I progetti saranno attivi per tutta la durata dell’anno scolastico.
La misura si pone in continuità con la sua prima edizione, lanciata con successo nell’aprile 2022 per promuovere la formazione di reti di doposcuola limitrofi e rafforzare la loro capacità di sostenere nello studio bambine e bambini in fragilità. Il Bando ha permesso quindi di intercettare, sostenere e connettere tra loro i doposcuola in una dinamica di rete, al fine di favorire il potenziamento, il confronto, le sinergie, lo scambio di competenze (come, ad esempio, l’organizzazione di formazioni congiunte per operatori e volontari) e la condivisione di soluzioni (come la messa in comune delle liste di attesa).
La prima edizione del Bando (nell’anno scolastico 2022/23) ha favorito il potenziamento di 160 doposcuola a Milano, costituiti in 14 reti progettuali, di cui 5 municipali. Con la nuova annualità aumenta il numero di doposcuola sostenuti, 215 in totale, aggregati in 9 reti di municipio, per consolidare ulteriormente il modello di lavoro in rete già sperimentato nei 5 anni di attività del Programma QuBì. Le 9 reti di doposcuola, grazie al coinvolgimento di oltre 500 operatori retribuiti, 2.000 volontari e un ampio numero di Enti di Terzo Settore, parrocchie e istituti scolastici, sono in grado di supportare circa 8.000 minori in fragilità.
“È importante dare alle persone risposte mirate ai loro specifici bisogni. Nella nostra visione il bando “Doposcuola in rete” è un esempio concreto di welfare di precisione, poiché ha consentito l’efficientamento e il rafforzamento di risposte puntuali a sostegno dei minori in fragilità, in linea con il modello operativo implementato negli anni dal Programma QuBì che pone le famiglie al centro di una rete di enti e servizi in grado di fornire risposte ai loro bisogni. Il sostegno alle reti di doposcuola ha consentito di estendere questa logica di rete da una prospettiva di quartiere a una di municipio. Rafforzare la capacità dei doposcuola di far fronte alla povertà educativa è essenziale per contrastare le disuguaglianze, a beneficio della comunità intera di oggi e di domani” ha dichiarato Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo
La mappa dei doposcuola sostenuti dal Bando delinea la fotografia di un’esperienza e di un modello unici nel panorama italiano: un’alleanza di rete tra doposcuola limitrofi, diversi tra loro per dimensioni, enti gestori e modalità di lavoro, uniti dal comune obiettivo di sostenere i minori più fragili, condividendo e ottimizzando le risorse a disposizione.
In particolare, i progetti sostenuti dal Bando hanno lo scopo di:
Le 9 reti municipali - ciascuna dotata di un proprio referente - lavorano anche in sinergia tra loro, promuovendo con cadenza mensile incontri online - che coinvolgono circa 50 partecipanti tra operatori e volontari - per confrontarsi e condividere aggiornamenti, analisi dei bisogni e strumenti messi in campo.
Un progetto per ottenere in poche ore la sequenza del DNA nei neonati
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