Sistemi territoriali di welfare
L’attuale sistema di welfare italiano fatica a rispondere in modo adeguato ai cambiamenti della nostra società e a comprenderne i bisogni, sempre più multidimensionali e complessi. Al di là dei percorsi di riforma nazionali, comunque necessari, i sistemi territoriali possono fare molto per minimizzare le criticità, attivando percorsi di riprogettazione e adeguamento delle risposte ai bisogni innovando le modalità di offerta, rafforzando le reti multiattore, coinvolgendo la comunità e ricomponendo capacità progettuali, risorse e bisogni. L’emergenza legata alla pandemia di COVID-19 ha mostrato come i territori che negli ultimi anni si sono impegnati in percorsi di innovazione sociale sono stati più capaci di reagire alla crisi, ripensando velocemente i servizi e garantendo prossimità e supporto alle persone più fragili. Anche nei servizi di welfare, l’investimento digitale e tecnologico, dove già era stato intrapreso e perseguito, ha costituito una base sicura alla quale appoggiarsi per facilitare la comunicazione e la relazione tra i soggetti della rete e tra i servizi e i cittadini. Occorre continuare su questo percorso di innovazione per massimizzare i benefici che potrebbero essere garantiti, sia a livello di lettura del bisogno che a livello di produzione delle risposte, da approcci che siano in grado di unire il digitale e il locale/ prossimo.
La sfida filantropica
Accrescere la capacità dei sistemi di welfare di comprendere e farsi carico dei bisogni della comunità, attraverso il sostegno a sperimentazioni territoriali che sappiano ricomporre le risorse, innescare processi partecipati che garantiscano il coinvolgimento della società e dei cittadini, generare nuova offerta di beni e servizi ad alto valore sociale anche attraverso le nuove tecnologie digitali.