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Gli innovatori locali nei paesi del Sud: chi sono

Henri Nyakarundi, ruandese, founder di Ared -African Renewable Energy Distributor - e Elizabeth Kperrun, nigeriana, cofondatrice di Lizzie's Creations, sono i vincitori della prima edizione del premio dedicato agli innovatori locali nei paesi del Sud del mondo premiati a Milano, durante gli Open Days dell'Innovazione. 

Il Premio "ICT for Social Good" - ideato e organizzato da Ong2.0 all'interno del programma Innovazione per lo Sviluppo - dopo una selezione fra 233 progetti arrivati da 57 Paesi del mondo il vincitori è andato, per la capacità di rispondere a bisogni sociali del territorio con l’uso creativo delle ICT a Henri Nyakarundi, vincitore del premio di 12.000 euro “ICT for Social Good”, finanziato da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo, e Elizabeth Kperrun, vincitrice del premio speciale di 10.000 euro, denominato “ICT for Children”, messo a disposizione da Fondazione Mission Bambini per il miglior progetto dedicato all’infanzia

Henri Nyakarundi

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Ruandese, quarant'anni, è il fondatore dell'impresa sociale Ared -African Renewable Energy Distributor - che in Ruanda ha realizzato Shiriki Hub. Un chiosco mobile, polifunzionale, completamente alimentato ad energia solare, nato per rispondere all'esigenza di ricaricare i cellulari in qualunque luogo, e oggi in grado di garantire la connessione ad Internet e l'accesso a contenuti multimediali precaricati gratuiti, oltre a tanti altri servizi, come il pagamento di tasse e imposte governative e l'acquisto di credito telefonico.
Nel futuro di Shiriki Hub c'è anche l'integrazione con la tecnologia IOT, che tramite un sistema di sensori e un software di gestione trasforma il chiosco in una stazione di raccolta e analisi dati, ad esempio sull’inquinamento ambientale. Nel 2015, gli Shiriki Hub sono stati utilizzati anche dalla Croce Rossa in Ruanda, all'interno dei campi profughi.

 

Elizabeth Kperrun

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Nigeriana, trentun'anni, è la cofondatrice di Lizzie's Creations, una startup che mira a preservare e a fare rivivere la cultura tradizionale africana grazie all'uso delle tecnologie digitali. Nel 2013, ha creato la sua prima app dedicata all'infanzia, AfroTalez, una raccolta di favole africane dedicata ai bambini dai 2 ai 10 anni. Nel 2016, ha realizzato Teseem-First Words, un'app che insegna ai bambini le prime parole in inglese e in alcune delle principali lingue africane, tra cui Hausa, Swahili, Igbo e Yoruba. Nello sviluppare questa app, Elizabeth è stata ispirata da alcuni studi dell' UNESCO che mostrano come il modo migliore per educare i bambini sia attraverso la lingua natale ma produrre materiale didattico nelle diverse lingue locali è spesso troppo costoso. Così, Elizabeth e il suo team hanno cercato una soluzione digitale per abbattere i costi, sviluppando Teseem - First Words. E il viaggio nella cultura africana che Elizabeth propone ai bambini, prosegue anche grazie all'ultimissima app, Shakara, dedicata alla moda afro.

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