#serviziallapersona

XXI Rapporto sulle Migrazioni 2015

La Fondazione Ismu stima che al 1° gennaio 2015 la popolazione straniera in Italia abbia raggiunto 5,8 milioni di presenze (regolari e non), con un aumento di 150mila unità (+2,7%) rispetto all’anno precedente. Nel corso dell’ultimo biennio, le dinamiche del fenomeno migratorio sono significativamente mutate, sia a causa dei perduranti effetti della crisi economica, sia a causa dei cambiamenti geo-politici e dei conflitti che stanno investendo le regioni del Medio Oriente. Il primo elemento di novità è dato dall’elevato numero di migranti e di richiedenti protezione internazionale arrivati via mare nel nostro Paese, che nel 2014 hanno raggiunto la cifra record di 170mila unità, contro le 43mila del 2013. Scenario che è ulteriormente cambiato nel corso del 2015: a causa della pericolosità della tratta Libia-Italia, i migranti si sono diretti principalmente verso la Grecia, che ha registrato, dal 1° gennaio al 20 novembre 2015, 715mila arrivi, contro i 143mila dell’Italia.

Nel 2014 sono cresciuti esponenzialmente i richiedenti asilo, arrivando a totalizzare 65mila domande (a queste vanno aggiunte le 61.545 presentate tra il 1° gennaio e il 10 ottobre 2015). Se da un lato aumenta il numero dei richiedenti asilo, dall’altro continuano a diminuire i flussi per lavoro (-84% dal 2010). Altro elemento di forte novità è il costante aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana, in particolare tra i minori di 15 anni: nel biennio 2013-2014, sono 231mila gli stranieri che sono diventati italiani (130mila solo nel 2014, mentre nel 2012 erano poco più di 60mila). Cresce anche il numero degli italiani residenti all’estero (nel 2014 erano 5 milioni). Il fenomeno dell’irregolarità, pur registrando una leggera ripresa, rimane comunque a un livello fisiologico (l’incidenza è inferiore al 7%): al 1° gennaio 2015 Ismu stima che non abbiano un valido titolo di soggiorno 404mila stranieri (contro i 350mila alla stessa data dell’anno precedente). Sul fronte lavorativo, si registra un aumento dell’occupazione straniera: gli stranieri hanno superato la soglia del 10% del totale degli occupati.

Questi sono solo alcuni dei principali dati del XXI Rapporto sulle migrazioni 2015, realizzato dalla Fondazione Ismu e presentato il 3 dicembre 2015 a Milano.

All'evento di presentazione, moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione, hanno partecipato Mariella Enoc, Presidente della Fondazione Ismu; Vincenzo Cesareo, Segretario Generale della Fondazione Ismu; Fabrizio Spada, Direttore Rappresentanza Commissione europea a Milano; Ernesto Galli della Loggia, professore emerito di storia contemporanea; Gian Carlo Blangiardo, Responsabile Settore Monitoraggio Fondazione Ismu; Valeria Setti, Unità di Migrazione Legale e Integrazione alla Direzione Generale Migrazione e Affari Interni della Commissione Europea; Federico Soda, Direttore per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM); Stefano Manservisi, Capo di gabinetto dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Nel corso del convegno sono state assegnate due targhe Ismu, una a Save the Children, l’altra a Nawal Soufi, diventata un punto di riferimento nella sua città, Catania, per i migranti in fuga dalla guerra, facendo da tramite tra i barconi e la guardia costiera.