

Il 1 dicembre 2015, presso la sede di Fondazione Cariplo, è stata virtualmente inaugurata la Family House di Ai.Bi-Amici dei Bambini, la prima struttura in Europa dedicata a rispondere a 360 gradi ai problemi dei bambini abbandonati e delle loro famiglie naturali, adottive e affidatarie.
Questa innovativa “clinica per la cura dell’abbandono”, che non ha potuto organizzare una vera e propria inaugurazione per ragioni di privacy e tutela dei minori ospitati, è nata grazie ad una sinergia che rappresenta di per sé un unicum: finanziatori istituzionali come Fondazione Cariplo e grandi aziende del calibro di Artsana, L’Oréal, IKEA, Hotpoint, Subito.it, Terna, UPS, hanno scelto di fare rete tra loro nell’accoglienza dei più indifesi e della prevenzione di ogni forma di violenza di cui troppo spesso sono vittima giovani mamme con i loro bimbi.
Family House offrirà una serie di interventi sinergici e complementari: una Culla per la Vita; due Comunità Mamma-Bambino; un appartamento di Semi Autonomia e di Alta Autonomia, un Consultorio Familiare e un Centro Servizi per le Famiglie; un Centro di Formazione per Famiglie e Operatori; uno Spazio neutro per l’incontro tra bambini e famiglie d’origine e una Foresteria per i volontari Ai.Bi e le famiglie bisognose d’aiuto.
Sono oltre 30.000 i minori che in Italia stanno crescendo senza famiglia. Quasi 170 milioni nel mondo. Ogni anno, circa 3000 neonati vengono rifiutati al momento della nascita, e di questi solo 400 vengono salvati perché abbandonati nella sicurezza degli ospedali: degli altri, si perde traccia o la si ritrova troppo tardi.
Per contro, il numero di famiglie disponibili all’affido e all’adozione è in continuo calo (queste ultime, ad esempio, diminuiscono di 500 all’anno), anche alla luce dell’isolamento, della mancanza di supporto qualificato, della paura che l’abbandono porta con sé.
“Le persone in difficoltà – commenta Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo - sono in testa ai nostri pensieri, soprattutto quando le vittime di abbandono sono bambini e mamme. Non possiamo lasciarli soli, ma cerchiamo di garantire ai più piccoli il diritto all’infanzia, sostenendoli nella costruzione del loro futuro”.
“Da quasi 30 anni, Amici dei Bambini lavora per far sì che ogni bambino possa essere “figlio” – afferma Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi - Dare vita a questa struttura è per Ai.Bi. un’enorme soddisfazione: si tratta di un progetto ambizioso e unico a livello europeo nell’ambito del sostegno alla famiglia e della prevenzione e cura dell’abbandono. Qui il dolore viene accolto, compreso, lenito e aiutato a guarire: al centro del progetto, ci saranno sempre la salute del cuore e dell’anima dei bambini e la loro “Fame di Mamma”. “Fame di Mamma” è anche il nome della campagna di Amici dei Bambini che prenderà il via il 6 dicembre, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno della Family House e delle altre strutture di accoglienza sul territorio italiano.