DAD - Differenti Approcci Didattici. Interconnessi al Territorio
Con la realizzazione di DAD - Differenti Approcci Didattici, Fondazione della Comunità Bresciana, capofila del progetto, prosegue ed intensifica il proprio impegno nel contrasto della povertà educativa minorile, partecipando ai bandi emanati da Impresa Sociale Con i Bambini e collaborando, fin dal 2017, con altre Fondazioni di Comunità, sul piano nazionale, e con numerosi partner locali. Accanto al classico strumento erogativo del bando, comunque mantenuto e rivolto anche al mondo scolastico, Fondazione della Comunità Bresciana, unitamente ai propri stakeholder, cerca di promuovere occasioni di incontro e scambio tra enti di varia natura (pubblici, profit e non profit), nel tentativo di creare nuove opportunità di sviluppo comunitario, attraverso l’attivazione di nuove risorse e competenze.
Sono in particolare tre i progetti attualmente attivi che focalizzano le azioni sui minori in età scolare: Batti il cinque![1], Smart School[2] e DAD - Differenti Approcci Didattici. Il primo – realizzato anche nelle città di Lecco, Torino, Napoli e Messina – coinvolge tre istituti comprensivi della città di Brescia e mira al supporto della formazione scolastica tramite la costruzione di patti educativi e la promozione delle materie STEAM. Smart School insiste invece su parte del territorio provinciale e promuove tre diverse azioni di cambiamento: l’empowerment didattico, la nascita di Lab tra scuola e territorio, up-grade rispetto alla promozione delle materie scientifiche e culturali.
DAD - Differenti Approcci Didattici è stato selezionato e finanziato da Con i Bambini attraverso un contributo di 1 milione e 250mila euro e da Fondazione Cariplo con un ulteriore contributo di 1 milione e 250mila euro, per risorse complessive pari a 2 milioni e 500mila euro. DAD punta a contrastare – per il triennio 2021-2023 – il digital divide e la disuguaglianza di opportunità educative all’interno di sei Ambiti territoriali della provincia di Brescia (Brescia Città, Valle Trompia, Bassa Bresciana Centrale, Valle Sabbia, Valle Camonica e Montorfano). Coinvolge complessivamente 50 scuole, 19 Enti del Terzo Settore e 9 Enti Pubblici e 1 Ente Valutatore, per un totale di 79 realtà. Il progetto sarà in grado di intercettare 5.000 famiglie, 400 tra docenti ed educatori ed infine 6.000 minori tra gli 11 e i 17 anni.
Le azioni progettuali previste partono dal potenziamento delle infrastrutture digitali all’interno degli istituti scolastici e dalla fornitura di dispositivi. Secondariamente sono previsti percorsi di formazione rivolti a studenti, docenti, genitori ed educatori. Vengono inoltre attivate figure che possano accompagnare le scuole e le famiglie, in particolare: un consulente tecnico in grado di indicare fonti di finanziamento sul tema del contrasto della povertà educativa, educatori professionisti per supportare i minori nel corretto utilizzo dei dispositivi ed infine alcuni “animatori digitali”: persone adeguatamente formate per garantire il mantenimento della digitalizzazione e dei relativi processi. Viene prevista la creazione di 7 hub territoriali capaci di intervenire sul divario digitale, contrastando la solitudine e la povertà educativa con azioni proattive e propositive verso gli studenti e le scuole, luoghi nei quali sperimentare laboratori e attività didattiche innovative. Infine, si intende promuovere una cultura aperta ed inclusiva attraverso il coinvolgimento di un comitato scientifico appositamente costituito. Il progetto viene inoltre accompagnato, per sua valutazione e monitoraggio, da uno specifico ente valutatore a cui è demandata la raccolta di dati e documentazione necessaria.
Centrale è l’accompagnamento dei numerosi partner presenti sul territorio da parte della cabina di regia progettuale composta da Fondazione della Comunità Bresciana, Il Calabrone, le tre Comunità Montane di Valle Camonica, Valle Trompia e Valle Sabbia, Ambito 9, Comune di Palazzolo, ed un referente per le scuole della città di Brescia. La cabina si impegna a rafforzare le reti di partenariato già consolidate nella realizzazione di progetti educativi o a crearne di nuove.
A nove mesi dall’avvio di DAD, nella cornice del nuovo campus di Università Cattolica del Sacro Cuore in Via della Garzetta a Brescia, vengono presentati dagli enti partner gli sviluppi delle attività progettuali, prime concretizzazioni delle macro-azioni previste.
Infrastrutturazione digitale. Fasternet Srl, azienda vincitrice dell’appalto, dopo aver effettuato nella seconda parte del 2021 ottantacinque sopralluoghi alle strutture scolastiche beneficiarie di progetto. La proposta è di realizzare, a partire dai primi mesi del 2022, uno standard architetturale, allineato allo stato dell’arte tecnologico, che fornisca la base per ogni ragionamento nel mondo digitale e che sia efficace, efficiente e facilmente manutenibile. Tale primo obiettivo garantisce un adeguamento efficace verso l’alto. Tale azione è stata coperta tramite risorse pari a circa 492mila euro.
Ricondizionamento device e consegna ai beneficiari. L’azione rientra nella cornice che, a livello regionale, coinvolge anche le Fondazioni Comunitarie di Bergamo e Lodi e TechSoup Italia, iniziativa non profit gestita da SocialTechno impresa sociale Srl: vengono così consegnati complessivamente 3.650 pc portatili e 200 tablet, di cui 1.050 pc destinati al territorio bresciano. In un’ottica di economia circolare e riutilizzo delle risorse, il materiale informatico è stato reso disponibile a seguito della recente acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo. Tutti i personal computer sono stati sottoposti ad un processo di rigenerazione e sono in consegna a minori e famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale. Tali dispositivi si aggiungono a quanto già consegnato nei primi mesi del progetto: 500 tablet e altrettante tastiere wireless. La consegna dei dispositivi rappresenta inoltre l’opportunità di incontro con famiglie e minori, affinché gli educatori possano instaurare un primo contatto propedeutico al successivo proseguo delle attività progettuali. Tale azione è stata coperta tramite risorse pari a circa 200mila euro.
HUB e Hackathon. All’interno dei progetti DAD e Smart School, è stata lanciata una sfida ai ragazzi di quarta superiore dell’Istituto Pascal-Mazzolari di Manerbio e Verolanuova, proponendo loro di partecipare ad una competizione a tema spreco alimentare (food waste). Tale attività si inserisce all’interno della logica degli HUB, spazi fisici (in fase di realizzazione), pensati per consentire ai ragazzi e alla comunità intera possibilità di incontro e scambio, in un ambiente attrezzato e stimolante. Gli studenti del Pascal-Mazzolari dovranno inventare un nuovo strumento ecosostenibile per contrastare lo spreco alimentare. Saranno accompagnati da realtà specificatamente formate in ambito neuroscientifico che proporranno incontri e lezioni per fornire ai giovani spunti e conoscenze per affrontare la sfida. Chi vincerà la competizione, il cui esito sarà comunicato il 22 gennaio prossimo, riceverà in premio la possibilità di fare un’esperienza formativa in una capitale europea della food innovation.
Formazione. Accanto alle precedenti azioni, il progetto DAD propone anche una dimensione di “processo” meno visibile, ma ugualmente incisiva, che prevede spazi specifici dedicati al pensiero e al confronto tra partner, con il supporto di formatori che declinano i loro interventi su due livelli: il livello della competenza nel leggere il mondo dei ragazzi e il livello della competenza nel riflettere e far riflettere sul significato dell’“abitare” le comunità, il territorio. La scommessa è mantenere aperte entrambe le piste, operativa e formativa, e ri-leggere quello che accade, grazie alla guida di esperti autenticamente interessati a lavorare per contrastare la povertà educativa. I percorsi di formazione, finalizzati alla capacitazione dei territori e all’incentivazione di patti di comunità, vengono curati da Matteo Lancini, psicologo, psicoterapeuta e professore presso Università Milano-Bicocca, in particolar modo sui temi legati all’adolescenza e all’utilizzo delle nuove tecnologie e da Giovanni Teneggi, Direttore Generale Confcooperative Reggio Emilia, esperto di sviluppo comunitario per la costruzione di patti territoriali generativi ed inclusivi.
Valutazione e monitoraggio. Lo sforzo di DAD è valorizzato dalla scelta di includere uno studio di valutazione dei suoi risultati e del suo impatto di lungo periodo, allo scopo di fornire una fotografia complessiva dei cambiamenti effettivamente prodotti dal progetto. Tali cambiamenti saranno misurati su due livelli: il livello micro dei beneficiari diretti e indiretti, e il livello meso di comunità e territorio. Con il supporto del partner ARCO, lo studio di valutazione permetterà di confermare l’efficacia del modello DAD, ma anche di attivare un percorso di apprendimento interno al partenariato, individuando le principali lezioni apprese e buone pratiche da replicare.
[1] Il progetto è stato selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, grazie ad un contributo di 2.7 milioni di euro.
[2] Il progetto è stato selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e può contare sui contributi di Fondazione della Comunità Bresciana per 400.000€ e di Con i Bambini per 250.000€.
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