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Un nuovo bando per studiare soluzioni innovative per le comunità a rischio frane o alluvioni

È online il nuovo bando “Territori Sicuri – Studiare soluzioni innovative per le comunità a rischio frane o alluvioni” che intende sostenere ricerche in chiave locale per sviluppare e favorire l’adozione di soluzioni e strategie innovative per affrontare il dissesto idrogeologico. Saranno finanziati progetti di ricerca partecipata per prevenire, monitorare e gestire il rischio frane o alluvioni.

Il bando è rivolto a partenariati multistakeholder, composti da almeno un ente di ricerca e un ente pubblico locale, in grado di attivare tutte le competenze e le sensibilità utili per lo sviluppo degli interventi con l’obiettivo di migliorare il benessere e la sicurezza delle comunità.
La scadenza è fissata il 25 settembre 2024 alle ore 17.00 e il testo è disponibile alla pagina bandi.

Lo strumento è parte di un intervento pluriennale più ampio articolato in due fasi. Nella prima fase, attraverso il bando, saranno identificati e sostenuti progetti pilot che svilupperanno soluzioni e strategie innovative per affrontare il rischio da frane o alluvioni in siti sperimentali. Dopo un monitoraggio attento e puntuale, nella seconda fase saranno sostenuti progetti fellow con l’obiettivo di estendere l’applicabilità delle soluzioni di maggior successo in contesti diversi. Nell’implementazione dell’intervento la Fondazione si gioverà anche del supporto delle Fondazioni di Comunità.

Il nuovo bando sarà presentato in streaming su questo sito venerdì 5 luglio ore 11 alla presenza del Presidente Giovanni Azzone e con la collaborazione degli esperti di Geopop.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare un nuovo Quaderno dell’Osservatorio dedicato ai risultati ottenuti nell’ambito dei bandi dedicato alla ricerca ambientale.

Programma

  • Giovanni Azzone - Presidente Fondazione Cariplo
  • Paolo Canino - Evaluation Lab FSVGDA
  • Carlo Mango - Direttore Area Ricerca Fondazione Cariplo 
  • Rita Bacchella - Area Ricerca Fondazione Cariplo 
  • Q&A

Modera Stefano Gandelli - Content creator di Geopop

Il contesto

Per la sua posizione geografica e per le sue caratteristiche morfologiche, l'Italia, è particolarmente suscettibile ad eventi legati al dissesto idrogeologico. Tra i fenomeni più diffusi troviamo le frane e le alluvioni. Nel nostro Paese, 7.423 comuni (93,9% del totale) sono a rischio di frane, alluvioni e/o erosione costiera, il 18,4% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni, 1,3 milioni di abitanti sono a rischio frane e 6,8 milioni di abitanti sono a rischio alluvioni.

Frane e alluvioni causano danni economici significativi, compromettendo le attività agricole, industriali e commerciali, la funzionalità delle infrastrutture, l’agibilità dei complessi residenziali e impattano fortemente sulla popolazione in termini di perdite di vite umane ed effetti sulla sfera emotiva.

I cambiamenti climatici - che stanno aumentando la frequenza e l'intensità degli eventi meteorologici estremi - lo sviluppo urbano non sostenibile, la gestione inadeguata delle risorse idriche e la debolezza delle infrastrutture contribuiscono ad aggravare gli effetti del dissesto idrogeologico nelle comunità.

La gestione dei rischi legati alle frane e alle alluvioni richiede una visione che integri diversi elementi come la morfologia del territorio, l'urbanizzazione e l’eventuale presenza di infrastrutture. Spesso, una strategia efficace combina diverse misure preventive e di risposta per proteggere al meglio i territori esposti a tali rischi. In questo contesto, il coinvolgimento attivo delle comunità locali è cruciale per garantire efficacia e sostenibilità delle misure di protezione e creare un senso di responsabilità condivisa e una maggiore resilienza sociale di fronte ai rischi idrogeologici.

Stimolare una partecipazione attiva e consapevole delle comunità locali può quindi fare la differenza nella riduzione degli impatti del dissesto idrogeologico sui territori.