Contro il cancro, ecco la ricerca più innovativa
Fondazione Cariplo e AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ancora una volta insieme per annunciare gli undici vincitori del Bando TRIDEO 2015 – TRansforming IDEas in Oncological research award –finanziato con oltre un milione di euro. Da un bando nato un po’ come una sfida e che intende premiare le ipotesi più innovative e di frontiera, sono già 23 i giovani scienziati selezionati che con i loro progetti tenteranno di cambiare i paradigmi della ricerca in questo ambito. La forte vocazione all’innovazione è il tratto distintivo degli undici progetti selezionati nel 2015, da quindici revisori stranieri di altissimo profilo internazionale, tra le oltre 200 candidature giunte in risposta al bando. L’obiettivo di AIRC e Fondazione Cariplo è garantire un sostegno concreto alle idee in grado di trasformare la ricerca oncologica, usando un approccio inedito, capace di unire la ricerca, l’esplorazione e il rischio, per trovare risposte a una malattia che in alcune forme è ancora poco curabile.
Dopo una prima edizione focalizzata sui ricercatori lombardi e novaresi, quest’anno il bando premia undici scienziati provenienti da tutte le regioni italiane: Veronica De Rosa del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, Simone Di Micco dell’Università degli Studi di Salerno, Roberta Fiume dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Danny Incarnato dell’HuGeF - Human Genetics Foundation di Torino, Anna Kabanova dell’Università degli Studi di Siena, Luca Lanzanò della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Rossana Maffei dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Simona Pisanti dell’Università degli Studi di Salerno, Francesca Reineri dell’Università degli Studi di Torino, Dante Rotili dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e Carmen Valente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli.
E già ci sono le prime conferme della bontà di queste idee, come testimonia la pubblicazione sulla rivista Genome Research dei risultati dello studio sui meccanismi di degradazione dei microRNA a cui ha contribuito Matteo J. Marzi, uno dei vincitori del bando TRIDEO 2014.