Rinnovo Commissione Centrale di Beneficenza
Territorio e competenza
È questa la ricetta che guida la scelta dei membri della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo di Fondazione Cariplo; un appellativo che esisteva già all’inizio del 1800, quando i notabili milanesi diedero inizio all’attività filantropica ereditata nel tempo dalla Fondazione. Quaranta commissari, venti espressione diretta delle province, come segno del forte legame col territorio, e venti che, per competenze ed esperienze professionali, possono meglio contribuire a perseguire i fini istituzionali. Un esempio? In passato due premi Nobel, Renato Dulbecco e Carlo Rubbia, ne hanno fatto parte. Per offrire il proprio contributo in un ambito così importante come quello del sostegno alla Ricerca Scientifica.
Il regolamento
Il percorso che conduce alla nomina della Commissione è stato stabilito dal Regolamento del 2000, modificato nel 2006. A nominare i nuovi commissari sono i membri della board uscente sulla base delle terne presentate da enti territoriali, culturali, università, mondo del volontariato, organizzazioni non profit, Curia Milanese e Camere di Commercio. Un simbolico passaggio di testimone. I successori vengono indicati tenendo conto anche di una "razionale ed equilibrata rappresentanza delle professionalità relative a ciascun settore di attività della Fondazione". E’ da qui che parte quello che viene definito “un processo di condivisione delle conoscenze”, che unito alle risorse può produrre davvero un mix vincente.
Il momento della scelta
Sei mesi prima della scadenza della Commissione Centrale di Beneficenza - che sarà in carica fino all'aprile 2013 - il Presidente della Fondazione richiede le terne dei nominativi, suffragati dai curriculum vitae. Vengono pubblicati bandi per alcuni posti riservati alla rappresentanza nata “dal basso”. Alcune settimane prima della scadenza viene istituita un’apposita Commissione Nomine (composta da sette commissari tra cui il Presidente e i Vice Presidenti della Fondazione) che verifica l’ammissibilità delle candidature e predispone le liste da sottoporre alla Commissione Centrale. Il nuovo organismo resta in carica per un mandato di 6 anni.