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1 Ottobre: Giornata Europea delle Fondazioni 2024

In occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, Fondazione Cariplo aderisce alla campagna promossa da Acri e Assifero dal titolo “#unaltrapartita. Comunità in campo in programma dal 23 settembre al 1º ottobre con un ricco programma di attività. Al centro dell’iniziativa lo sport sociale ed inclusivo e l’impegno delle fondazioni per garantire l’accesso all’attività sportiva ai giovani a rischio o in condizioni di povertà economica o educativa, agli anziani, alle persone con disabilità, ai detenuti, ai migranti...

Obiettivo della Giornata è attrarre l’attenzione su alcuni dei valori che ispirano l’attività delle Fondazioni, per farne conoscere meglio l’attività filantropica. A un anno dall’ingresso dello sport nella Costituzione («La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme», art.33), la campagna sarà l’occasione per valorizzare come le Fondazioni, insieme alle comunità e al Terzo settore, siano da sempre impegnate a garantire a tutti l’accesso alla pratica sportiva, come strumento di inclusione, condivisione e benessere.

Fondazione Cariplo, insieme al Network Sport for inclusion e al Politecnico di Milano, propone al territorio lombardo e alle province di Novara e Verbania un intenso programma di attività sportive per riflettere sul valore dello sport elemento centrale nella crescita delle persone. Lo sport, infatti, rappresenta un fattore di prevenzione e promozione del benessere psico-fisico e contribuisce a sperimentare in modo diretto valori ritenuti importanti soprattutto nelle fasi di sviluppo dei bambini, adolescenti e giovani, quali ad esempio il rispetto degli altri e delle regole, la cooperazione all’interno della squadra, l’accettazione della sconfitta, la capacità di gestire le difficoltà e i problemi. 

Lo sport, inoltre, permette di superare le differenze, siano esse linguistiche, religiose, culturali, sociali e di creare contesti in cui può essere favorito il dialogo e l’accoglienza.

Fondazione Cariplo, in collaborazione con le organizzazioni del Terzo settore e le comunità locali, ha da sempre lavorato per garantire che l'attività sportiva sia accessibile a tutti. Numerosi progetti testimoniano l'impegno di Fondazione Cariplo: iniziative rivolte ai giovani a rischio nelle periferie urbane, programmi sportivi inclusivi per le persone con disabilità, e attività sportive organizzate nelle carceri. Questi esempi concreti dimostrano come lo sport possa trasformare vite e comunità.

La Giornata Europea delle Fondazioni è un’iniziativa nata in seno al network europeo delle associazioni nazionali di fondazioni (Dafne) – oggi confluito in Philea – che ha l’obiettivo di rendere riconoscibile a livello comunitario il ruolo e l’operato delle Fondazioni che, insieme al mondo del volontariato e del Terzo settore, concorrono ad alimentare e innovare il welfare e la cultura in tutta Europa. Un dato su tutti: la filantropia organizzata di cui le fondazioni di origine bancaria sono un player importante muove in Italia risorse per oltre 1 miliardo di euro ogni anno.  

Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo: “Dal 23 settembre al 1° ottobre, sono in programma numerose iniziative legate alla Giornata Europea delle Fondazioni; si tratta di un momento annuale che condividiamo con tutte le fondazioni di origine bancaria italiane, ed altre fondazioni filantropiche europee per mettere in luce l’importanza della filantropia, senza la quale molte cose non accadrebbero. Quest’anno il tema su cui è incentrata la Giornata è “L’inclusione attraverso lo sport”. Insieme a molte realtà che operano in questo ambito abbiamo dato vita ad un programma di iniziative che simbolicamente rappresentano molti aspetti dell’inclusività che è importante per tutti i bambini, tutti i giovani, spesso isolati, gli anziani, gli adulti, le donne; L’esempio perfetto dell’inclusione è il baskin, dove persone normodotate e persone con disabilità giocano insieme. L'obiettivo quindi è offrire occasioni per fare sport tutti insieme, non a compartimenti stagni. Le Paraolimpiadi ancora una volta sono stati un'occasione importante per porre l'inclusione nello sport al centro dell'attenzione anche dei grandi media. C’è un aspetto importante per chi opera nel mondo dello sport, che deve avere molto riguardo nei confronti di questi temi. Occorre avere una formazione adeguata, non ci si può improvvisare: essere dirigenti, allenatori, collaboratori oggi nelle società sportive è certamente diverso dal passato. Sappiamo che molti giovani abbandonano lo sport, per svariati motivi; a volte lo fanno perché mettiamo questa attività su un livello di accesa competizione, mentre i bambini e i ragazzi cercano occasioni per crescere insieme ai compagni giocando. Sappiamo quanto lo sport faccia bene, a tutti, soprattutto ai giovani che oggi vivano momenti difficili. Si sentono ancora gli effetti della pandemia, dell'isolamento sociale. I dati dicono che sono decine di migliaia i bambini e i ragazzi che solo in Lombardia si rivolgono ai servizi pubblici per problemi psicologici o psichiatrici. Lo sport sano è un antidoto contro questi problemi. Ma lo sport NON può essere un ulteriore fattore di pressione e di stress, con genitori e dirigenti che esagerano sulle richieste di performance”

Il palinsesto completo degli eventi sportivi è consultabile A QUESTO LINK.

Alcuni progetti di sport inclusivo

ActivE³ - Everyone, Everywhere, Everyday

Il progetto ActivE³ propone un approccio multidisciplinare e intersettoriale per la promozione dell’attività motoria negli individui di tutte le età e in qualsiasi stato di salute psico-fisica, sia come strumento di prevenzione (mantenimento di un ottimale stato di salute) sia come strumento terapeutico atto al recupero delle funzioni motorie e cognitive compromesse nei soggetti fragili. Un aspetto particolarmente innovativo dell’intervento risiede nel coinvolgimento della popolazione sana come driver di inclusione sociale e di abbattimento delle barriere nei confronti della popolazione fragile (persone affette da disabilità o malattie croniche, anziani) con il fine ultimo di creare nel territorio lecchese l’opportunità di accesso ad uno stile di vita più attivo per tutti. In continuità con altri progetti già finanziati dalla Fondazione, il progetto persevera nel sostenere i concetti di empowerment (sviluppo delle risorse della persona per una gestione consapevole della propria vita), engagement (coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder di riferimento nello sviluppo progettuale) e inclusione (accessibilità per tutti alle attività, ai luoghi e al sapere). Le attività sono o realizzate attraverso distinti work package.

Il progetto - finanziato con un bando emblematico di Fondazione Cariplo - è realizzato da UniverLecco-Sondrio Associazione per la promozione insediamenti universitari nelle Province di Lecco e Sondrio in partenariato con Fondazione Valduce, Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco, Politecnico di Milano – Polo di Lecco, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Polo di Lecco, IRCCS Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani (INRCA) di Casatenovo, Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS Eugenio Medea e Agenzia di Tutela della Salute della Brianza.

Per saperne di più: dipartimentodesign.polimi.it

Baskin: tutti giocano a basket!

Il progetto Baskin, sostenuto dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano, nasce nella città di Cremona nel 2008, coniugando il gioco del basket e l’inclusione per poter essere praticato davvero da tutti: persone con disabilità o meno, disabilità mentali o fisiche, uomini o donne. Baskin è un'attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative: dinamico e imprevedibile, il baskin è pensato per permettere ai giovani - ragazze e ragazzi, anche con disabilità - di giocare nella stessa squadra. Il Baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.

Per saperne di più: www.baskin.it

Asd Silvia Tremolada: dalle bocce all'atletica, per tutti!

La Asd Silvia Tremolada - sostenuta dalla Fondazione Comunitaria di Monza e Brianza - si occupa dal 1984 della promozione dell’attività motoria e sportiva a favore delle persone con disabilità fisica, sensoriale e intellettiva. Forte dei suoi quarant’anni di impegno sul territorio, la Asd Silvia Tremolada conta un numero sempre maggiore di iscritti, a cui offre la possibilità di praticare - anche a livello agonistico - un ventaglio di discipline che spaziano dal nuoto all’atletica, dalle bocce al tennis e alla pallavolo. Ha sede a Monza, collabora con le istituzioni e lavora in rete con numerose realtà del territorio. Il rapporto con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è consolidato e ha portato, negli anni, alla realizzazione di diversi progetti dedicati alla diffusione di attività sportive inclusive in nuovi luoghi di comunità. Tra gli ultimi: “Risbocciare al Rosmini” e “Sboccia il tuo tempo”, dedicati alla promozione del gioco delle bocce e di tornei inclusivi e alla valorizzazione del bocciodromo comunale Rosmini di Monza con il coinvolgimento degli altri utenti della struttura sportiva e ricreativa. Il nuoto è la disciplina attiva da più tempo: negli anni numerosi atleti FINP e Special Olympics seguiti dalla Silvia Tremolada sono stati convocati in Nazionale e hanno partecipato a Europei, Mondiali, Campionati Special Olympics e Paralimpiadi. Qualche dettaglio. In crescita il numero di iscritti alle diverse specialità di atletica - corsa, staffetta, lancio del peso e del vortex - e, a proposito della corsa: due atleti della Tremolada, Francesco e Jacopo, parteciperanno alla prossima edizione della maratona di New York. Il torneo di bocce “Amabilmente sbocciati” durante la scorsa stagione ha coinvolto venti cooperative sociali per un totale di oltre duecento iscritti. Anche la pallavolo è cresciuta, grazie anche al coinvolgimento, in attività di PCTO, di studenti delle scuole superiori. La Tremolada offre la possibilità di praticare anche golf, tiro con l’arco, subacquea, ballo e vela: al via a breve un nuovo corso di nuoto sincronizzato. I suoi atleti si allenano in diversi luoghi della città, tra cui il campo sportivo di via Ramazzotti, lo Spazio Rosmini, la piscina Pia Grande e l’Opiquad Arena. Presieduta da Silvio Vigoni, conta oggi 360 iscritti, 40 educatori e 80 volontari.

Per saperne di più: silviatremolada.it

Coach di Quartiere per lo sport inclusivo

Il progetto "Coach di Quartiere" nella Provincia di Bergamo, sostenuto dal “Fondo per lo Sport Welfare” della Fondazione della Comunità Bergamasca, ha l'obiettivo di promuovere l'attività sportiva come strumento di inclusione sociale. Ideato da L'Orma SSD, il progetto si propone di ridurre le disuguaglianze e migliorare la qualità della vita delle persone più vulnerabili attraverso attività sportive e formative. Le iniziative si svolgono nei parchi, palestre, centri estivi e scuole, coinvolgendo volontari, playmaker, e manager del Terzo Settore. Il progetto crea un impatto positivo su giovani e adulti, fornendo non solo esperienze sportive, ma anche educazione civica e promozione di corretti stili di vita. Coach di Quartiere è attivo anche sui territori di Lodi e Milano con il supporto, rispettivamente delle Fondazioni Comunitarie.

Per saperne di più: coachdiquartiere.it


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