A Pavia la mostra “L’acqua che tocchi"
Dal 12 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020 nella suggestiva cripta romanica della Cattedrale di Pavia si dispiega un emozionante percorso sul tema dell’acqua che ci conduce da Leonardo fino al Novecento, lungo un sentiero di arte, storia e bellezza.
La rassegna è promossa dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, in collaborazione con Fondazione Museo Diocesano, Fabbriceria della Cattedrale di Pavia, Touring Club, Ufficio Scolastico Regionale, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Camera di Commercio di Pavia, Comune di Pavia, Comune di Vigevano e Comune di Voghera. È la nona tappa dell’iniziativa Open, tour di eventi espositivi che sta portando il patrimonio artistico dell’ente milanese in tutta la Lombardia, nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
L’esposizione è la viva testimonianza di un impegno collettivo a favore della cultura e della più ampia valorizzazione del patrimonio locale di competenze, eccellenze e tradizioni.
La mostra
L’esposizione, allestita nella cripta romanica della Cattedrale di Pavia, è curata da Elena Lissoni, storica dell’arte, e Lucia Molino, referente progetto Open di Fondazione Cariplo, con la collaborazione di Francesca Porreca, direttrice dei Musei Civici di Pavia, don Siro Cobianchi, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Pavia, Renata Crotti, vice presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e presidente della Fondazione Museo diocesano.
Una rassegna di oltre 50 opere svela la varietà, la ricchezza e la qualità delle raccolte d’arte della Fondazione Cariplo, di prestigiose istituzioni museali e culturali (Archivio Chiolini, Pavia; Archivio Diocesano, Pavia; Archivio Storico Intesa Sanpaolo, Milano; Basilica San Pietro Apostolo, Broni; Biblioteca Ambrosiana, Milano; Biblioteca del Seminario Vescovile, Pavia; Diocesi di Pavia; Diocesi di Tortona; Diocesi di Vigevano; Fondazione Luigi Rovati, Monza; Musei Civici, Pavia; Museo del Tesoro del Duomo, Vigevano; Sistema Museale dell’Ateneo, Università degli Studi, Pavia) e collezioni private.
Fonte di vita, elemento sacro e di purificazione, l’acqua è l’eterna e grande ricchezza del territorio pavese. Quando Leonardo da Vinci visitò Pavia fu affascinato dalla città bagnata dal fiume, fermandone l’immagine in una serie di disegni e di annotazioni.
A partire da un foglio del Codice Atlantico, eccezionalmente concesso in prestito dalla Pinacoteca Ambrosiana, si dispiega un emozionante percorso di arte, storia e bellezza sul tema dell’acqua. La suggestiva cripta romanica del Duomo di Pavia accoglie le opere di Ezechiele Acerbi, Pompeo Batoni, Giovanni Antonio Emanueli, Bartolomeo Giuliano Leonardo da Vinci, Friedrich Lose, Pompeo Mariani, Riccardo Pellegrini, Francesco Trecourt, Federico Zandomeneghi, Bartholomaeus Zeitblom, insieme a preziose oreficerie, documenti inediti e una selezione di fotografie di Guglielmo Chiolini. Arricchisce l’esposizione una splendida Hydria etrusca a figure nere proveniente dalla prestigiosa Collezione della Fondazione Rovati.
Il percorso espositivo illustra il tema dell’acqua, elemento primordiale di vita, ma anche simbolo di distruzione e annientamento. Le invenzioni di Dürer, Mantegna e Michelangelo – tradotte in incisione e destinate a un’ampia fortuna –, la maiolica decorata del Cinquecento urbinate, la sensuale Andromeda attribuita a Felice Giani riflettono il significato ambivalente dell’acqua attraverso il mito. A questo mondo lontano si contrappongono le immagini seducenti di giovani donne al bagno, ninfe spigliate e moderne colte durante il riposo o lo svago, oppure sorprese in un momento privatissimo dallo sguardo inopportuno del visitatore, come nel caso della Bagnante di Giovanni Antonio Emanueli, oppure della donna che si pettina dopo il bagno di Federico Zandomeneghi.
All’acqua purificatrice si ricollega una bella selezione di oreficerie sacre (dal Museo del Tesoro di Vigevano, dalla Basilica minore di San Pietro Apostolo di Broni, dalla Diocesi di Pavia) che dialoga con le opere di Fondazione Cariplo, come la Rebecca al pozzo attribuita a Giovanni Battista Tiepolo, e con la splendida pala d’altare di Costa de’ Nobili, restaurata con il contributo della Fondazione Comunitaria di Pavia e finalmente restituita alla collettività nella sua intatta bellezza.
Il tema dell’acqua occupa un posto ragguardevole negli scritti di Leonardo, a partire dall’indagine della sua natura fisica e delle sue caratteristiche statiche e dinamiche, fino a rappresentarne in disegno e in pittura i moti e l’interazione con la luce: impegnato nello studio del rapporto tra città e vie d’acqua, durante i suoi soggiorni a Pavia l’artista fu affascinato dalla struttura urbana regolare della città bagnata dal Ticino, geometricamente ordinata e alimentata da un grande fiume.
L’acqua è anche la grande ricchezza del territorio pavese, che ne ha plasmato il paesaggio attraverso i secoli: antiche pergamene, mappe, trattati, il modello delle Conche del Naviglio – mai esposto prima –, si alternano ai dipinti di Francesco Trecourt, Pompeo Mariani, Riccardo Pellegrini, Ezechiele Acerbi e alle vivide immagini fotografiche di Guglielmo Chiolini che ci restituiscono la centrale importanza di questa grande ed eterna decoratrice della terra.
La Cripta romanica della Cattedrale di Pavia
La rassegna pavese è l’occasione per restituire alla comunità un nuovo contenitore culturale: la suggestiva Cripta romanica della Cattedrale. Il valore storico architettonico si unisce, amalgamandosi, con il percorso d’arte, di storia e bellezza della rassegna pavese, incantando il visitatore. Affascinante sintesi di tecnica e arte, la cripta romanica della Cattedrale si inserisce in un percorso carico di significati simbolici, che comprende il Palazzo vescovile, la Cattedrale e il Broletto con le loro piazze: qui per secoli hanno coesistito tre poteri, quello religioso, quello civile e quello economico, in un’area che è stata e potrebbe tornare ad essere “il vero cuore” della città.
Il progetto Artgate
Dal 2007 Fondazione Cariplo promuove il progetto Artgate, un insieme di interventi volti alla divulgazione della propria Collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, quali l’allestimento di un sito dedicato (www.artgate-cariplo.it), l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia - Piazza Scala (Da Canova a Boccioni), i prestiti di opere d’arte a prestigiose mostre d’arte in Italia e all’estero, la partecipazione ad altri eventi culturali in sinergia con altre istituzioni (ACRI - R’accolte, Google Art Project; FAI, Share your Knowledge). E in attività didattiche rivolte alle scuole (ArtL@b).
In questo scenario si colloca OPEN, un’iniziativa che con “Artgate” apre alle Fondazioni di Comunità e al territorio. Un tour di eventi espositivi, costruiti a partire dalla Collezione Cariplo, che mettono in primo piano e testimoniano l’incessante impegno delle Fondazioni di Comunità a favore del benessere e della crescita culturale del proprio territorio.
L’arte come espressione della filantropia
Obiettivo di OPEN è mettere in primo piano la vocazione civile e culturale delle Fondazioni di Comunità, il loro essere istituzioni che promuovono l’arte come motore di cultura e d’identità, la coesione sociale come elemento imprescindibile per la diffusione del benessere della collettività. E la viva testimonianza dell’attenzione verso la salvaguardia dei valori di identità e di cultura è espressa attraverso l’arte, a partire dal grande patrimonio artistico di Fondazione Cariplo, affiancato dai patrimoni delle diverse città.
I capolavori in mostra intrecciano idealmente un dialogo con l'agire filantropico della Fondazione di Comunità, in particolare richiamano la centralità del suo impegno in ambito sociale, fortemente focalizzato sul benessere delle persone, in particolare dei giovani e delle fasce fragili della società. Il suo essere istituzione proiettata al “creare e fare cultura”.
PARTNERSHIP NEL SEGNO DELL’ARTE CON INTESA SAN PAOLO
Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo sono da sempre unite da una comune visione, proiettata al creare e fare cultura e alla disseminazione di valori culturali nella società.
Lo conferma la nascita del Polo Museale di Gallerie d’Italia dove testimonianze artistiche dell’Ottocento, presenti nelle raccolte della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, trovano una collocazione ideale negli interni monumentali degli edifici di Palazzo Anguissola e Palazzo Brentani – di proprietà di Intesa Sanpaolo – dando vita ad un percorso espositivo di ampio respiro culturale.
La collaborazione tra le due istituzioni continua anche in occasione del tour Open e della tappa pavese.
Le Attività culturali di Intesa Sanpaolo mettono a disposizione di tutti i visitatori del tour Open una collana di CD – dal titolo Vox Imago – delle più rinomate opere liriche messe in scena nei grandi teatri italiani, con particolare attenzione al Teatro alla Scala di Milano.
Infine è riconosciuto un ingresso ridotto alle Gallerie d’Italia - Piazza Scala e anche alle mostre temporanee, esibendo il biglietto d’ingresso della rassegna “L’acqua che tocchi”.
Per info: www.artgate-cariplo.it