6 milioni di euro per iniziative culturali
Sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell’1 aprile 14 contributi nell’ambito del bando “Beni aperti” attraverso cui Fondazione Cariplo sostiene interventi di restauro di beni di interesse storico-architettonico e l’insediamento all’interno di essi di nuove attività e servizi. Circa sei milioni di euro saranno destinati ad organizzazioni private non profit, enti pubblici ed ecclesiastici detentori o affidatari di beni culturali di pregio su tutto il territorio lombardo e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola.
Ormai da diversi anni la Fondazione promuove interventi di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso operazioni strategiche anche per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
Un intervento che in questo momento storico acquisisce ancora più rilevanza per quegli enti e territori che stanno affrontando la crisi dovuta alla pandemia in corso e che arriva a pochi giorni di distanza da un altro ingente sostegno alla cultura da parte della Fondazione.
Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo “Soprattutto in un momento di emergenza è necessario avere uno sguardo di speranza sul futuro, poggiandosi su ciò che già oggi rappresenta un grande valore per il nostro Paese. Il patrimonio culturale del nostro territorio è un asset cruciale e rappresenta un settore in cui l'Italia ha un enorme vantaggio competitivo che va tutelato e valorizzato. Ma il suo valore è ancora più profondo: cultura è infatti la capacità di dare un senso condiviso a quello che stiamo vivendo nel presente per generare un nuovo sguardo verso il domani. La Fondazione Cariplo ha da sempre investito nella cultura, come fattore di coesione e di crescita per le persone ma anche come leva strategica per lo sviluppo economico. Oggi lo scenario è dominato dall’emergenza sanitaria, che va affrontata con grande impegno di tutti; sappiamo che il peso dei bisogni sociali aumenterà, noi continueremo a impegnarci su questo fronte, ma con la consapevolezza che non si potrà abbandonare l’investimento sulla cultura, così come sull’ambiente e sulla ricerca scientifica, per contribuire alla rinascita delle nostre comunità.”
I progetti, selezionati tra i 58 che si erano candidati nel luglio 2019, abbracciano diverse tipologie di intervento: dalla riqualificazione di immobili storici di proprietà diocesana - nelle città di Bergamo e Cremona - che saranno restituiti alla fruizione delle comunità come centri culturali e di potenziamento dell’offerta turistica locale, alla riapertura di una sala cinematografica nella città di Lecco che, al termine delle opere di riqualificazione, potrà ripartire con una programmazione di proiezioni e spettacoli. E ancora: nuovi spazi dello storico Teatro Coccia di Novara saranno riqualificati per dare avvio ad attività di carattere formativo nell’ambito dello spettacolo dal vivo, così come interventi di riqualificazione e rinnovamento gestionale saranno realizzati a Palazzo Te, emblema della città di Mantova. A Cernobbio, in provincia di Como, saranno potenziate le attività formative e culturali del compendio di Villa Erba - storica dimora di Luchino Visconti, oggi di proprietà pubblica - attraverso la riqualificazione dell’area dell’ex serra della villa. Nei comuni delle aree interne di Argegno (Valle Intelvi - CO) e Malegno (Valle Camonica - BS) saranno realizzate azioni di potenziamento del sistema di ricettività in chiave turistica e culturale, anche in connessione con le filiere produttive locali. Sempre in provincia di Brescia, a Gardone Riviera, presso il Complesso del Vittoriale degli Italiani, dimora di Gabriele d’Annunzio, sarà riaperta al pubblico, attraverso la realizzazione di un percorso museale ed allestitivo dedicato, la dimora dell’architetto Maroni, storico progettista della dimora del Vate.
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