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Sfida alle plastiche monouso: 13 iniziative di sostenibilità ambientale

Una sfida nuova e urgente. Fondazione Cariplo sostiene tredici iniziative sul territorio della Lombardia a con l’obiettivo preciso di sfidare le plastiche monuso, promuovendo la sostenibilità ambientale locale. Un budget importante di 950 mila euro per questa seconda edizione del bando destinati alla riduzione del consumo di prodotti e imballaggi monouso in plastica e dei rifiuti che ne derivano.

L’impiego della plastica ha da qualche anno radicalmente modificato l’offerta di beni e servizi e le abitudini di acquisto e consumo divenendo una delle più grandi minacce per l’ambiente. I rifiuti plastici, infatti, si trovano ormai ovunque in natura, minacciando non solo gli habitat di acqua dolce come i fiumi, i laghi e la biodiversità marina, ma interessando anche aria e suolo, fino a raggiungere la catena alimentare dell’uomo.
La situazione è preoccupante poiché si stima che la produzione di materie plastiche raddoppierà entro il 2025. È necessario agire soprattutto in un’ottica di prevenzione e riduzione all’origine della quantità di plastica prodotta, impiegata e consumata, puntando prioritariamente sul cambiamento delle abitudini di consumo e degli stili di vita.
I progetti sostenuti da Fondazione Cariplo hanno il merito di individuare soluzioni efficaci finalizzate alla riduzione dei rifiuti in plastica monouso nelle comunità locali attraverso la modifica dei comportamenti di vendita, acquisto e consumo. In un contesto in cui tali abitudini possono costituire un ostacolo al cambiamento, è importante ridurre la distanza tra la consapevolezza di un problema e l’azione: per questo la seconda edizione del bando ha suggerito l’adozione di una “spinta gentile”, il cosiddetto “nudge”, che si ispira ai principi dell’economia comportamentale e che mira a colmare questo divario.
È stato infatti testato che, attraverso piccole modifiche, ad esempio nel posizionamento dei prodotti o nelle informazioni fornite ai consumatori, è possibile agevolare scelte di consumo più consapevoli e sostenibili dal punto di vista ambientale. Costante nei tredici progetti sostenuti è proprio lo sforzo di generare un cambiamento dei modelli di consumo e delle abitudini di acquisto da parte di cittadini, poiché le tecnologie di riciclo difficilmente saranno in grado di far fronte all’aumento di rifiuti che si sta verificando in modo troppo rapido.
Tra i progetti sostenuti la Cooperativa Buena Vista ha proposto l’iniziativa CO.CO.CO, contenitori per il consumo consapevole con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di imballaggi in plastica attraverso l’utilizzo di vetro per le consegne di cibo a domicilio e un sistema premiante per le buone pratiche secondo la logica della gamification. Il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua Onlus (CICMA), con il progetto BeviMi: acqua del sindaco e consumi responsabili, vuole diminuire i rifiuti generati dal consumo di bottigliette di plastica aumentando la fiducia dei cittadini nei confronti dell’”acqua del sindaco”. Per raggiungere l’obiettivo sarà coinvolta la comunità degli atenei milanesi e sarà realizzata un’ app pensata per gli studenti. L’ambiente rimane anche per il 2021 uno dei settori strategici della Fondazione Cariplo. La programmazione del prossimo anno ha previsto risorse previsionali pari a circa 140 milioni di euro. Al settore Ambiente sono destinati 8,9 milioni di euro. Tra gli obiettivi strategici il cambiamento climatico, la tutela della biodiversità, lo sviluppo sostenibile e la resilienza delle comunità.

Claudia Sorlini, Vice Presidente Fondazione Cariplo “Possiamo vincere la sfida posta dall’aumento della produzione di rifiuti in plastica solo grazie a un cambiamento sistemico, un approccio che vada ad agire alla radice del problema ridefinendo i nostri modelli di consumo e di produzione. Dobbiamo concentrarci sulla prevenzione piuttosto che sulla cura, come suggeriscono le linee guida dell’Unione Europea sulla plastica monouso. È importante anche evitare gli sprechi attraverso soluzioni semplici e replicabili che coinvolgano direttamente le comunità locali, la cui partecipazione è indispensabile per un’efficace transizione verso un’economia circolare”.