Borghi: Un patrimonio da preservare e riattivare. Esperienze in Lombardia
È inserito tra gli eventi collaterali della 16ˆ Biennale di Architettura di Venezia, nel contesto della mostra Borghi of Italy – #NO(F)EARTHQUAKE, l’appuntamento a cura di Fondazione Cariplo dedicato al Patrimonio Culturale e alle Aree Interne. La coincidenza tra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e l’edizione della Biennale che affronta anche il tema delle Aree Interne in Italia è stata il presupposto per promuovere nel contesto internazionale della Biennale di Venezia il lavoro di Fondazione Cariplo su entrambi i fronti.
Nella giornata del 28 settembre, sulla scenografica terrazza dell’ InParadiso Art Galley, nei Giardini della Biennale, la Fondazione intende raccontare il proprio impegno degli ultimi dieci anni a sostegno della cura e la buona gestione del patrimonio culturale lombardo – con interventi su oltre 400 beni storici e contributi per circa 90 milioni di euro - e del Programma Intersettoriale AttivAree mirato alla riattivazione delle Aree Interne – che finanzia con 10.000.000 di euro la rinascita dell’Oltrepò Pavese e dell’alta montagna bresciana nelle valli Trompia e Sabbia.
L’appuntamento, che si articolerà in due momenti, vedrà nella mattinata dopo un quadro istituzionale e scientifico sui temi della conservazione programmata e della valorizzazione, la presentazione di tre buone pratiche nei borghi lombardi di Sabbioneta, Lovere e Bienno. Il pomeriggio, invece, sarà dedicato alle Aree Interne e al Programma AttivAree con la presentazione di alcuni interventi sulla rigenerazione dei luoghi attraverso la cultura e con esempi di buone pratiche nei borghi di Lavenone e Rebecco.
L’incontro - Borghi, un patrimonio da preservare e riattivare - intende offrire così un contributo concreto al tema espositivo della “resilienza”: non solo la messa in sicurezza ed eventuale ricostruzione dei luoghi, ma anche il rilancio di tutte le attività locali con risultati tangibili nei borghi lombardi di Sabbioneta, Lovere, Bienno, Lavenone e Rebecco. Questi luoghi testimoniano come l’agire di Fondazione Cariplo sia stato fortemente guidato dalla volontà di intraprendere percorsi mirati ad evitare il progressivo spopolamento e abbandono di territori dove l’incuria, altrimenti, avrebbe portato a un significativo depauperamento di un patrimonio che, se ben gestito, rappresenta un’opportunità culturale, sociale ed economica importante. La giornata di studio approfondirà il tema delle buone pratiche necessarie per consentire una gestione programmata degli interventi, premessa essenziale per consentire una riappropriazione e riutilizzo del territorio da parte delle comunità locali. Dalla gestione del rischio a Sabbioneta, fino al piano di manutenzione e conservazione nel comune di Lovere, passando dall’importante recupero artistico di cui è stata oggetto la Valle Camonica, tre importanti esempi di conservazione del patrimonio culturale in borghi lombardi. Sul fronte delle aree interne, invece, esemplari diventano le piattaforme collaborative e l’accoglienza solidale a Lavenone, e la sperimentazione culturale, agricola e imprenditoriale nel borgo di Rebecco, due esperienze compiute all’interno del progetto AttivAree. Questi alcuni importanti casi che alimenteranno il dibattito Borghi, un patrimonio da preservare e riattivare il 28 settembre.
Il convegno è patrocinato da FOAV (Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti del Veneto) Ordine degli Architetti di Venezia ed è accreditato dalla Federazione Regionale Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Veneto.
Evento gratuito, registrazione obbligatoria: https://borghi_2018.eventbrite.it
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