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Fase 1: il Concorso di idee

La fase esplorativa si è posta il duplice obiettivo di:

- saggiare la propositività della comunità scientifica, con riferimento a: quali e quanti soggetti operano nel settore, quali relazioni intrattengono con gruppi attivi a livello internazionale, quali approcci innovativi possono essere perseguiti e con quali necessità finanziarie

- verificare successivamente l’opportunità di un intervento erogativo efficace e coerente con la missione filantropica della Fondazione.

A tali scopi nel novembre 2008 è stato pubblicato un Concorso di idee, che ha visto complessivamente la presentazione di 31 proposte con il coinvolgimento di 49 enti italiani e stranieri e 113 distinti gruppi di ricerca, organizzati in partenariati capitanati da enti con sede operativa nel territorio di riferimento della Fondazione. Il contenuto scientifico delle proposte ha riguardato i diversi aspetti della ricerca sui vaccini: la biologia dei patogeni, l’immunità e le interazioni ospite-patogeno, la selezione dell’antigene, gli adiuvanti, i vettori, i percorsi di immunizzazione.

L’esame delle proposte pervenute ha considerato la qualità della ricerca, i partenariati proponenti e gli aspetti finanziari. È stata inoltre valutata la fattibilità di un intervento della Fondazione in termini di impegno finanziario e di coerenza con la propria missione filantropica, oltre che la sua efficacia in relazione alla reale innovazione delle proposte e all’impatto previsto nel settore della ricerca sui vaccini.

Per la valutazione della qualità scientifica delle proposte, la Fondazione ha fatto ricorso a una metodologia di peer review in “doppio cieco” (l’identità degli esperti è tenuta nascosta ai proponenti e viceversa). L’esame degli esperti ha evidenziato una buona qualità scientifica degli elaborati e la presenza di alcuni progetti innovativi rispetto allo stato dell’arte o con concrete prospettive di trasferibilità dei risultati alla fase di sperimentazione clinica e allo sviluppo industriale di nuovi vaccini.

Le argomentazioni raccolte hanno evidenziato:

- la qualità generale delle ricerche e la presenza di casi che si sono distinti per grado di innovazione rispetto allo stato dell’arte
- la scelta di patologie target significative per la salute globale e/o per i soli Paesi in via di sviluppo
- la presenza di casi in cui le prospettive di trasferibilità dei risultati alla fase di sperimentazione clinica e allo sviluppo industriale di nuovi vaccini appaiono concrete
- la necessità di interventi a favore della ricerca di base in tale ambito, normalmente trascurato dal settore pubblico e in linea con la missione filantropica della Fondazione.