Le fondazioni per i minori stranieri non accompagnati
Presentato oggi, nella sede dell’Acri a Roma, il bando Never alone, promosso da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, nel quadro dell’iniziativa europea Epim (European Programme for Integration and Migration), per potenziare e innovare le modalità di presa in carico dei minori e giovani stranieri sul territorio italiano. 3,5 milioni di euro destinati ad una sfida di prioritaria importanza che ci coinvolge da vicino e che vede l’Italia in prima linea in Europa.
IL CONTESTO:
La presenza di minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia e in tutti i paesi europei è in continua crescita. NEL 2015 SONO STATI 12.360 I MINORI NON ACCOMPAGNATI SBARCATI SULLE NOSTRE COSTE (UNHCR). A partire dalle crisi mediorientali e nordafricane del 2011, il consistente flusso di arrivi non programmati via mare ha accresciuto il numero di bambini e giovani migranti che hanno affrontato il viaggio con i genitori o da soli. In particolare, secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, su 154 mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015 oltre 16 mila erano minori, e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati, pari all’75% dei minori arrivati. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani e somali i giovanissimi che hanno attraversato da soli il Mediterraneo per raggiungere l’Italia.
A fine 2015 i minori non accompagnati presenti in Italia erano 11.921, con un aumento del 13 % rispetto al 2014. L’Italia si pone al terzo posto in Europa per le domande di protezione internazionale presentate dai minori. Le caratteristiche dei minori sono mutate nel corso del tempo: hanno un’età media più alta e sono prevalentemente maschi, elementi che pongono nuove sfide ai sistemi di accoglienza dei singoli paesi.
IL BANDO NEVER ALONE
Il bando Never alone: un domani possibile per i minori e giovani profughi non accompagnati ha l’obiettivo di trovare soluzioni per l’accoglienza e l’integrazione dei MSNA presenti su tutto il territorio nazionale. Saranno sostenuti progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del Terzo Settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo. Diversi gli ambiti di intervento: accoglienza, educazione, formazione, accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze. Budget di 3,5 milioni di euro riservato a partenariati pubblico-privati sull’intero territorio nazionale. Il Bando Never alone coinvolge otto fondazioni: Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e si inserisce nell’ambito di un’iniziativa europea realizzata in collaborazione con EPIM (European Partnership Integration and Migration), intervento congiunto di diverse fondazioni europee finalizzato a rafforzare il ruolo della società civile nell'influenzare gli sviluppi politici dell'UE in tema di migrazione e nel sostenere approcci costruttivi per i migranti nel contesto europeo. Le azioni saranno svolte a livello europeo in Germania, Belgio e Grecia, oltre che in Italia. Il Bando Never alone ha ricevuto anche il patrocinio dell’Acri.
“Questo progetto è nato alcuni mesi fa al termine di una conferenza internazionale a Milano, durante EXPO - ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo - Volevamo lasciare un segno tangibile di quell'incontro tra fondazioni italiane e straniere. Eravamo rimasti impressionati dalle ennesime, drammatiche immagini degli sbarchi sulle coste italiane, con molti bambini e ragazzi senza genitori. In poche settimane abbiamo trovato la convergenza sull'idea che presentiamo oggi. A questi ragazzi che arrivano soli in Italia, perché orfani o perché i genitori li affidano ad altri imbarcandoli, vogliamo dedicare i nostri sforzi perché trovino comunità in grado di accoglierli e seguirli durante la loro permanenza nel nostro paese”.