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iCODEX: hackathon di Innovazione Culturale

Arriva a Milano il primo hackathon dedicato all’innovazione culturale: una due giorni non-stop di conferenze e sviluppo, a cui possono partecipare developers, designer, informatici, creativi e chiunque abbia un’idea legata alla cultura. Per i team vincitori due premi: uno per la migliore idea in ambito di innovazione culturale (3.000 euro) e uno per il progetto sviluppato meglio in cui verranno valutate la qualità del codice e la sua implementazione (3.000 euro). Soprattutto tutti i team partecipanti avranno l’occasione di presentare la propria idea nel progetto iC-innovazioneCulturale (il cui bando chiuderà il 30 giugno) e da lì essere selezionati per un percorso di avviamento imprenditoriale che li può portare ad accedere sino a 100.000 euro per l’avviamento d’impresa. L’hackathon si svolgerà il 10 e 11 giugno 2016 negli spazi di BASE, il nuovo progetto per la cultura e la creatività a Milano, da poco inaugurato.  
Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell'informatica (sviluppatori di software, programmatori e grafici web) e generalmente ha una durata variabile tra un giorno e una settimana. In questo caso, in 24 ore i partecipanti sono chiamati a sviluppare idee che migliorino il modo di pensare, creare, offrire e fruire i prodotti culturali. E' la prima volta che in Italia si produce un hackathon sull’innovazione culturale, per di più sostenuto da una Fondazione. Il risultato di questo hackathon devono quindi essere idee e progetti transmediali, interattivi e immersivi.
A ideare e progettare nuove idee sono chiamati giovani con competenze differenti, riuniti in team e che si trovano a lavorare a stretto contatto per una 24ore non stop.
Ogni team è composto da 2-3 sviluppatori (1 back-end developer, 1 front-end developer, un grafico UI/UX), da un generatore di idee/creativo e da un mentor tecnico esperto di innovazione culturale, invitato da Bookrepublic, ideatore dell'hackathon: affiancare e affinare le competenze di creazione e di sviluppo di un progetto comune, con le caratteristiche di fruizione culturali, è l’elemento portante della costituzione delle squadre.
La partecipazione è a numero chiuso, a titolo gratuito.
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I team

iCODEX è un hackathon a numero chiuso: le iscrizioni sono aperte fino a un massimo 120 partecipanti. Possono partecipare anche persone singole,  perché iCodex aiuta chi si iscrive a trovare la propria squadra. A Base si troverà tutto ciò che serve per vivere (e sopravvivere) alla giornata e nottata creativa: magliette, tazze, fogli, penne, spazzolini, saponi… La qualità dell’evento sarà assicurata da un sistema di mentorship di alto livello ben organizzato e coordinato. Ogni team sarà infatti composto da 2-3 sviluppatori (1 back-end developer, 1 front-end developer, un grafico UI/UX), un creativo, un mentor tecnico esperto di innovazione culturale invitato da Bookrepublic. Alla fine della 24 ore, ogni  team avrà 3 minuti a disposizione per raccontare il proprio progetto davanti alle giurie (una per l’innovazione culturale, e l’altra per il codice e lo sviluppo). Il pitch, e la squadra vincente, saranno premiati per la migliore idea in ambito di innovazione culturale (3.000 euro) e per il progetto sviluppato nel miglior modo (3.000 euro)

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Quattro key note speaker

Ad arricchire le due giornate, quattro key note speaker: Gillian Ferrabee (Cirque du Soleil), Brian Chang (Disney), Tobias Ahlin (Spotify – GitHub), Chiara Montanari (Politecnico di Milano – capo spedizione in Antartide) portano a BASE la propria esperienza di livello internazionale, all’interno di realtà fortemente creative e innovative, condividendola con il pubblico milanese (ingresso gratuito).

Gli operatori

Durante l’hackathon sono presenti circa 20 mentor tecnici (esperti di innovazione culturale) che interagiscono con i team durante la creazione e lo sviluppo delle idee, 4 facilitatori che si occupano di team building, pronti ad aiutare i team a lavorare in squadra; 5 business mentor che supervisionano la fattibilità dei progetti; 5 mentor tecnologici che supervisionano gli sviluppatori; 2 giurie composte da studiosi e personalità della cultura e dell’innovazione.

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