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Biobanca per il carcinoma

Un progetto di durata biennale per raccogliere campioni oncologici e tissutali di pazienti colpiti da tumore al colon retto. Stiamo parlando della “Biobanca per il carcinoma colon-rettale’’, iniziativa scientifica capitanata dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con l’Ospedale San Gerardo di Monza e l’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate e sostenuta da Fondazione Cariplo nel 2007 con 900.000 euro (su una spesa complessiva di 1 milione e 500mila euro).

La conservazione del materiale biologico consente di ricostruire tutta la storia clinica del paziente e di approntare un percorso di cura sempre più personalizzato ed efficace. Le terapie messe a punto sul difetto molecolare del tumore hanno infatti un’efficacia dieci volte superiore alle altre (anche se, in contropartita, costano dieci volte tanto). Un’appropriata conservazione dei campioni tissutali, inoltre, garantisce l’affidabilità della ricerca, dal momento che campioni malconservati possono pregiudicare l’attendibilità dei risultati.

La donazione dei campioni alla biobanca avviene in forma anonima, con l’intesa che un comitato etico preposto vigili sulla correttezza del loro utilizzo.