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Il posto più bello della mia città

Il marciapiede disegnato da Alex è un gigantesco tapis roulant dove i bambini possono correre e trasportare il monopattino senza fatica. Nelle nuove strade dell’immaginaria Viale Padova che Julia sovrappone a quelle vecchia ci sono alberi che spuntano tra le macchine perché «Il posto più bello del quartiere è la mia scuola che è dentro un parco». In Via Giacosa si snoda una nuova pista ciclabile, il naviglio della Martesana ospita un’area di decollo per i droni, i sottopassaggi si popolano di fiori e in Viale Monza sorge un pollaio per la chiocchia e i suoi pulcini. Sulla mappa del loro quartiere, i bambini della scuola elementare del Parco Trotter hanno sovrapposto un lucido e disegnato la città dei loro desideri. Una geografia insolita che mescola fantasia ma anche concretezza: «Per me il posto più brutto è dove le persone buttano le cose e dopo diventa sporco il quartiere» scrive Anna, «Non mi piace l’ex piscina del Parco Trotter perché ci sono delle piante morte, rami spezzati, metallo e pietre grosse» dice Giulio.
Per Amina «Il posto più bello è il parco perché gioco con gli amici al “gioco della maestra” e facciamo la gara con le bici. Il posto più brutto è il mio palazzo perché quando giochiamo ci sgridano».

Idee bambine, pensieri bambini è un percorso che ha coinvolto gli allievi delle scuole elementari dei quartieri Adriano, Trotter, Corvetto-Chiaravalle per promuovere la partecipazione dei bambini e delle bambine alla progettazione di interventi di riqualificazione urbana. Insieme a insegnanti e genitori, hanno preso parte a laboratori creativi ed esplorato il quartiere, destinatari e artefici allo stesso tempo di un lavoro di costruzione dell’immaginario sociale e urbano. Perché il cambiamento delle periferie milanesi può avvenire anche grazie allo sguardo dei suoi piccoli abitanti: dalle traiettorie quotidiane dei loro passi, dalla percezione dei luoghi che abitano tutti i giorni. E nei lucidi dei bambini tra droni, pollai e tapis roulant, sono spuntate luci negli angoli non illuminati, panchine colorate, altalene, semafori per sentirsi al sicuro quando si attraversa, lunghe piste ciclabili, piloni di cemento per impedire alle macchine di parcheggiare sui marciapiedi e alberi dappertutto. Nuove prospettive da ascoltare, perché la mappa della città che i bambini sognano intorno a loro è un’inedita geografia che traccia i sentieri per migliorare anche quella dei grandi.

Idee bambine, pensieri bambini è una delle azioni promosse nell’ambito di Lacittàintorno, il programma triennale di rigenerazione urbana di Fondazione Cariplo con un investimento complessivo di 10 milioni di euro, per favorire il benessere e la qualità della vita nelle città, in particolare nelle aree periferiche.

Le foto di questa gallery sono state scattate da Dario, Fedele, Fulvio, Paulos e sono in mostra alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala. Clicca qui per altre info > bit.ly/13storiedallastrada #riscatti

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