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AttivAree e Giffoni Experience: i set sono le Valli Resilienti

Promuovere il proprio territorio con spot e video fatti dai ragazzi che quei luoghi li abitano e li vivono: questa la base della collaborazione fra AttivAree e Giffoni Experience, che ha coinvolto gli studenti delle Valli Resilienti con un evento a Brescia, in cui sono stati presentati due docu-film e due spot realizzati dagli studenti delle scuole superiori della Val Trompia e Val Sabbia.  

Creatività e lavoro per riattivare i territori

Questa sfida -  resa possibile anche grazie al prezioso supporto della Comunità Montana Val Trompia e Val Sabbia e dalla Fondazione Sviluppo Oltrepò Pavese, due partner importanti che abbracciano profondamente la mission di questo progetto -  è stata presentata sui territori coinvolti il 16 e 17 gennaio scorso. Con il Programma “AttivAree”  nato nel 2016: con l’investimento per il triennio 2016/2018 – che testimonia la grande attenzione per i territori periferici o isolati, solo apparentemente poco appetibili - Fondazione Cariplo si propone di riattivare e aumentare l’attrattività delle aree interne della Lombardia, promuovendo lo sviluppo locale sostenibile, valorizzando le risorse ambientali, economiche, sociali e culturali, nonché legami di collaborazione, solidarietà ed appartenenza.

E quale modo migliore per farlo, se non puntando sui giovani? Proprio da questo obiettivo – offrire agli studenti possibilità e occasioni di crescita valorizzando il territorio in cui vivono – nasce la collaborazione con Giffoni Experience. Un legame saldo, che mira a combattere la dispersione e la fuga delle nuove generazioni verso altri luoghi, mostrando ai giovani le potenzialità e il valore delle Valli Bresciane e dell’Oltrepò Pavese. Un discorso sulle “periferie” e sulla creatività molto ampio, che il fondatore e direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi, ha sperimentato in prima persona creando, a Giffoni Valle Piana, un paese che ancora oggi conta meno di 12mila abitanti, il più importante evento di cinema per ragazzi del mondo.

Offrire ai giovani un’idea diversa dei luoghi marginali in cui abitano - afferma Elena Jachia, Direttore Aree Ambiente Fondazione Cariplo e Programma AttivAree - può aiutarli a comprendere che anche lì possono costruire il loro futuro. Come? Puntando ad esempio sulla creatività. Perché la creatività è stata la chiave di volta per il futuro di un’area periferica come Giffoni Valle Piana, che, attraverso il suo Festival, da marginale si è conquistata un posto al centro del mondo. Quella di Giffoni Experience è un’esperienza che Fondazione Cariplo ha voluto cogliere e promuovere sui territori del Programma “AttivAree” come esempio riuscito di rinascita ma anche come opportunità per innestare a livello locale strumenti e relazioni utili per il futuro dei giovani”.

Il racconto dei ragazzi 

Dopo questa esperienza farò più attenzione ai dettagli e alle diverse inquadrature, e guarderò i film con occhi diversi!”. Andrea, uno degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore "G. Perlasca" di Idro, coinvolto nel progetto “AttivAree” di Fondazione Cariplo in collaborazione con Giffoni Experience, non nasconde il suo stupore nell’aver scoperto la magia e i segreti del “dietro le quinte” di un set. “Dopo una prima parte teorica, in cui ci hanno spiegato come funziona il lancio di un film -  prosegue Andrea – abbiamo fatto lezioni pratiche, in cui ci hanno mostrato, nei minimi dettagli, come si realizza un film. Abbiamo anche girato dei cortometraggi di pochi minuti, ma per farlo ci è voluto più tempo di quanto potessi immaginare”.

AttivAree che nasce con lo scopo di investire sui giovani, trasmettendo loro le nozioni basilari della realizzazione di un prodotto cinematografico, è anche un modo per permettere agli studenti dei territori coinvolti di scoprire e coltivare le proprie passioni. “Ho avuto modo di sperimentare in prima persona, grazie a questo progetto, cosa c’è davvero sul set di un film – afferma Matteo, uno degli studenti  del “Perlasca” – e siamo stati formati su come si scrive una sceneggiatura, come realizzare le inquadrature. Questi aspetti, sia teorici che pratici, mi sono serviti tanto, perché un giorno mi piacerebbe fare il regista.” Giacomo è stato scelto come attore: “Nei primi giorni ci hanno formato dal punto di vista teorico spiegandoci i dettagli della stesura di una sceneggiatura. Sono stato scelto come protagonista, e questo mi sta permettendo di imparare moltissimo. Ho sicuramente applicato delle competenze che avevo già, ma questa esperienza me ne sta fornendo molte altre.” Anche Camilla, studentessa del “Perlasca”, è stata scelta come attrice: “Frequento il quarto anno dell’indirizzo di grafica e comunicazione, e sono stata scelta come attrice per uno dei due spot. Vesto i panni di una ragazza che mostra le bellezze dei borghi della Val Sabbia, che sono il cuore pulsante e ne rappresentano la parte storica e culturale".

Gli studenti che si stanno cimentando nel progetto “AttivAree” sono coinvolti a 360 gradi nella realizzazione dei docu-film e spot. Tra loro anche Adriana e Charles: Questa esperienza è fantastica – racconta quest’ultimo – ed essendo madrelingua inglese ho dato il mio contributo per realizzare anche versioni sottotitolate dei cortometraggi che stiamo realizzando”. “Insieme ad alcune compagne mi sono proposta per vestire gli attori del set – spiega, invece, Adriana – e dopo esserci riunite abbiamo preparato gli abiti adatti. Questa avventura mi sta arricchendo e insegnando moltissimo.”
Cuore dei film, che sono in fase di realizzazione, i territori della Val Trompia e Val Sabbia. “Sono stata scelta per interpretare una ragazza del posto – spiega Siria – che accoglie dei ragazzi di Milano e mostra loro la Valle. Le scene girate fino ad ora sono molto interessanti, anche se non mi aspettavo tutto questo lavoro. Mi sono trovata molto bene anche grazie al team di Giffoni, che ci ha messo a nostro agio e ha reso questa esperienza indimenticabile”.

Ho partecipato a questo progetto grazie alla scuola che frequento, la sede di Vobarno del “Perlasca”, in cui studio grafica – racconta Andrea -  e ho aiutato gli operatori di macchina a cambiare le lenti, le batterie, e ho fatto da aiuto camera. Mi è piaciuta come esperienza non solo perché ha aumentato le mie conoscenzema anche perché mi ha fatto mettere in pratica quelle che già possedevo”.

Nei primi giorni abbiamo affrontato un percorso formativo teorico – spiega Jacopo – mentre nei giorni successivi appreso come il film viene sviluppato. Abbiamo conosciuto e “interpretato” varie figure sul set, come runner, aiuto camera e aiuto drone. Mi ha fatto capire realmente come un film viene sviluppato”.

Questo progetto è importantissimo per la mia crescita, spero che possa esserlo anche per la mia vita futura. Ho imparato tanto sul cinema, e mi auguro di continuare a farlo.” Con queste parole Alessandro, studente del Liceo “Franco Moretti” di Gardone Val Trompia.

“Io non ero una grande appassionata del mondo del cinema - afferma Esi, del Liceo “Moretti” - però sicuramente riuscire a capire come funziona il dietro le quinte mi ha affascinato molto e spero di poterlo approfondire anche in futuro”. Dello stesso avviso Davide, anche lui allievo del “Moretti”: “Sono abbastanza intrigato anche io dal lato tecnico della realizzazione di film e cortometraggi e spero, durante questa esperienza, di avere l’occasione di utilizzare strumenti professionali, conseguendo delle abilità che altrimenti non avrei avuto occasione di sviluppare.”

Gli istituiti coinvolti nel progetto sono stati: l’Istituto “Primo Levi” di Sarezzo, l’Istituto “Carlo Beretta” di Gardone Val Trompia, l’Istituto “Giacomo Perlasca” di Idro e l’agenzia formativa “Don Tedoldi” di Lumezzane.

photocredit: Camilla Comincioli‎ - Giffoni Experience per AttivAree

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