#arteecultura

Dieci anni di cultura della conservazione nel Quaderno dell'Osservatorio

Fondazione Cariplo investe ogni anno circa il 25-30% delle proprie erogazioni in progetti dedicati al settore arte e cultura, di questi il 15-20% è destinato a promuovere attività che puntino non solo alla valorizzazione, ma anche alla conservazione dei beni storici e architettonici, riconoscendo la funzione necessaria del preservare come pratica imprescindibile nella gestione di un bene.

Il Quaderno 29 dal titolo «Conoscere per conservare. Dieci anni per la Conservazione Programmata», appena pubblicato nella collana «I Quaderni dell’Osservatorio», sintetizza le riflessioni, le esperienze e le metodologie che hanno portato la Fondazione ad avviare un percorso che ad oggi si presenta come modello da applicare in molteplici contesti in Italia - paese caratterizzato da un significativo patrimonio storico e artistico spesso inserito in contesti naturalmente fragili - ponendo le basi per un approccio che sempre di più tenda a salvaguardare, anche attraverso un bene, interi territori.

Dal 2008 al 2016 Fondazione Cariplo ha sostenuto iniziative basate su una visione strategica di lungo periodo, in grado di introdurre nella prassi un’importante innovazione di processo: il passaggio dal restauro inteso come evento isolato alla cura costante dei beni, un processo integrato foriero di un reale sviluppo locale. Dopo dieci anni di sperimentazione, in cui sono stati finanziati progetti per circa 15 milioni di euro a sostegno di 160 edifici storici (riferiti solo agli interventi di conservazione programmata), e in coincidenza con l’Anno Europeo del Patrimonio, Fondazione Cariplo mette a disposizione le esperienze dei progetti sostenuti per diffondere una cultura della conservazione possibile.

Cultura della conservazione significa identificare le priorità d’intervento necessarie per innestare un processo virtuoso, diverso per ogni luogo, bene e contesto. Questo processo tende a coinvolgere in maniera sinergica tutti gli attori - addetti ai lavori, tecnici, enti, stakeholder, collettività – affinché possano a vario titolo partecipare alla conservazione in maniera attiva, esserne consapevoli e creare valore.

La pubblicazione è stata realizzata dalle aree Arte e Cultura e Osservatorio e Valutazione di Fondazione Cariplo.

correlate

arteecultura

borgo lavenone

Borghi: Un patrimonio da preservare e riattivare. Esperienze in Lombardia

Il 28 settembre a Venezia una giornata dedicata alla cura del patrimonio culturale e delle aree interne
Leggi tutto

Per l’elenco delle aree operative, Clicca qui